#AlfaRomeo e @Anto_Giovinazzi: comincia il sogno

Che anno sarà per l’Alfa Romeo Sauber? Che anno sarà per Kimi Raikkonen e Antonio Giovinazzi? Sarebbe già un successo finisse meglio dello scorso anno…

L’inno di Mameli ce lo farebbe sentire solo Giovinazzi. Perchè una vittoria dell’Alfa Romeo sarebbe celebrata ancora da quello svizzero in onore della Sauber che è la vera squadra iscritta al Mondiale. L’Alfa Romeo oggi è più di uno sponsor, ma non è ancora una vera e propria squadra. Anche perchè il telaio lo progettano e fabbricano in Svizzera e il motore arriva da Maranello.

E’ comunque un altro passo avanti, un passo probabilmente già predisposto da Sergio Marchionne che era anche il primo sponsor di Giovinazzi. Alfa Romeo in Formula 1 è ancora una bella operazione di marketing anche se sotto il vestito comincia a vedersi una collaborazione tecnica importante per far crescere tecnici, meccanici oltre che piloti italiani.

Ed eccoci a Giovinazzi. Dopo 8 anni finalmente un italiano. Ha 21 gare per dimostrare quello che vale. Non una o due: ventuno. La sua storia mi fa pensare che non getterà al vento l’occasione. Non deve avere fretta, non deve pensare troppo a quanto ha fatto Leclerc lo scorso anno, ma imparere il più possibile da Kimi, migliorare il suo approccio ale qualifiche (all’uso delle gomme più morbide) e poi aspettare l’occasione in gara. Verrà e lui dovrà essere pronto a coglierla.

 “La Ferrari mi ha dato tanto in questi due anni. Non sono stati persi, anzi. Dai meeting con gli ingegneri ai test e fino al simulatore. Sono un pilota diverso ora e ringrazio tantissimo la Ferrari. Ho seguito i meeting di Vettel e Raikkonen per capire dove migliorare e adesso sono molto più pronto per affrontare il prossimo anno”, ha raccontato nei mesi scorsi. In Ferrari hanno spesso lodato il suo lavoro. E per lui è stato utilissimo cominciare a rapportarsi con ingegeri, comandi sul volante di una F1, circuiti. Sarà insomma un Giovinazzi più solido di quello che aveva mosso i primi due passi sui circuiti all’inizio del 2017.

“Sono davvero felice di avere Raikkonen come compagno. Non è una persona gelosa, aiuta. E’ un campione del mondo. Ero un bambino quando ha vinto il titolo nel 2007 e ora sono con lui. Sarà il compagno ideale per cominciare la carriera in F1. Farà bene al team e farà bene a me. Proverò ad apprendere il più possibile da lui”, ha ripetuto facendoci comprendere che ha già capito tutto o quasi.

In bocca al lupo Antonio. L’Italia del motori è tutta con te. (beh, è anche con te…)

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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