Allora non sono il solo a pensare che la Ferrari doveva alzare la voce è sbattere i pugni sul tavolo per l’assurda decisione di commissari senza buon senso di retrocedere Sainz per le sostituzioni causate dal tombino…
Sentite che cosa scrive Jean Alesi su Corriere:
“La Ferrari ha colto un’occasione propizia ma ha subìto, ancora una volta, le decisioni della Federazione che hanno ingiustamente penalizzato Sainz.”
“Da antico tifoso del Cavallino vorrei che il peso e il valore della squadra fossero tutelati con ben altra decisione, come accadeva in passato quando — di fronte a un torto subito— si alzavano i toni della protesta. Con la certezza di ottenere una riparazione, un cambio di rotta.”
“La politica sportiva conta, in F1 certamente. Per questo, far sentire le proprie ragioni con forza, credo sia fondamentale per tutelare meglio un principio e una lunga tradizione”.
Come avrebbero reagito Enzo Ferrari, Luca di Montezemolo e Sergio Marchionne? Beh credo sia inutile aggiungerlo. Vasseur ha usato parole dure con la stampa, ma poi tutto di è fermato. Eppure a Las Vegas c’erano tutti i vertici del Cavallino. L’augurio è che siano intervenuti senza farcelo sapere. Allora meriterebbero un applauso.