Pagelle: viva Las Vegas, ma abbasso la Fia

Las Vegas promossa a pieni voti, tombino a parte. Spettacolo in pista e fuori. Il valore aggiunto di Las Vegas è la parata di stelle che sono sfilate al paddock regalando alla Formula 1 un’esposizione planetaria unica. Liberty ha raggiunto il risultato che si era prefissato. Non “1% sport e 99% spettacolo”, come diceva Max, ma almeno un 50%-50%….

Pageline di Las Vegas

10 a Las Vegas che ci ha regalato un grande weekend, nonostante quell’assurdo tombino che ha ammazzato la gara di Sainz.

9 a Max Verstappen che non ha perso del tutto la sua cattiveria. Al via ha mostrato le spalle grosse come ai vecchi tempi. Sa ancora mordere. E con denti belli aguzzi.

8 a Charles Leclerc che non è scattato benissimo al via e poi ha sbagliato la frenata sotto attacco di Perez, ma è stato straordinario nell’assalto finale allo stesso Checo. E poi passare tre volte le Red Bull nella stessa gara non capita tutti i giorni.

7,5 a Esteban Ocon che partiva 16° ed è risalito fino ai piedoi del podio con grande scorno del suo compagno di squadra Gasly che ha praticamente fatto il percorso inverso.

7 a Carlos Sainz. Un testa coda al via, la squadra che gli chiede di far raffreddare il motore mentre è in lotta per la posizione. Un fine settimana sfortunato culminato con la penalizzazione folle. Alla fine è riuscito a risalire fino al sesto posto, conservando 12 punti di vantaggio su Leclerc

7 a Oscar Piastri che ha portato la McLaren in zona punti (partiva 18°) ottenendo anche il giro più veloce. tanti bei sorpassi. Un finale di stagione intrigante.

7 anche a Lance Stroll che in questo finale di stagione sembra essersi risvegliato. Chiudere davanti ad Alonso (voto 5, sorry Fernando) in un gara in cui Fernando sognava il colpaccio non è male per quellonche radio box segnalava come prossimo collega di Sinner.

6 al Checo Perez chè ha perso ancora una volta una posizione all’ultimo giro, ma ha aritmeticamente intascato il secondo posto in campionato.

5 a Lewis Hamilton che proprio a Las Vegas non è riuscito ad accendersi pasticciando in qualifica e accontentandosi in gara.

4 a George Russell. Con Verstappen ha sbagliato lui. Troppa foga che ha pagato carissimo.

4 a Pierre Galsy. Da quarto sullo schieramento a 11° alla fine. Con il set di gomme dure è sparito dalla l cotta scivolando indietro mentre il suo compagno risaliva la corrente.

3 a Lando Norris. Lo ha ammesso lui. Ha toccato con il fondo e perso il retro della sua monoposto. La McLaren in gara era altra cosa rispetto a quella vista in qualifica. Ma lui ha perso un’occasione. Per fortuna si è preso solo una brutta botta.

2 a Toto Wolff. Non può uscirsene con un semplice “è stato solo un tombino” commentando l’incidente di Sainz. Fosse capitato a uno dei suoi piloti avrebbe lanciato fuochi e fulmini.

0 alla Fia che non ha avuto il coraggio di non penalizzare Sainz per il tombino dopo che aveva omologato la pista senza controllare ogni tombino.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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