Vedi Pecco Bagnaia chiacchierare tranquillamente con Antonio Boselli di Sky e pensi: no, questo non è normale. Ma da che pianeta arriva uno che ha preso quella botta lì e non vede l’ora di risalire in sella alla sua Ducati e correre. “Non sono troppo a posto ma ci provo. Sarà un problema muovere la gamba, ma vediamo”, dice. E già il fatto di esserci è un successo.
Ma fa impressione sentire come racconta l’incidente che ha rivisto in tv “”Non mi impressioni troppo quando vedo le mie cadute” o come descrive quegli attimi di panico in cui tutti gli srecciavano attorno tenatando di schivarlo.
Trasforma attimi di terrore in un filmino delle vacanze. “Meno male che ne erano già caduti 5, se no ci sarebbero state più moto che dovevano evitarmi…”, aggiunge con grande lucidità.
E’ ancora molto ammaccato e ci mancherebbe non lo fosse. Fa vedere ai colleghi i segni sulle gambe dove è passato Binder, come uno farebbe vedere all’amico una foto sul telefonino.
Sono davvero esseri speciali come si diceva…
Ecco la sua intervista a Sky
Hai rivisto le immagini del tuo incidente a Barcellona?
“Le ho riviste perché non sono molto impressionabile come persona, le ho viste abbastanza in fretta, è stato un bel botto. Era da molto tempo che non si vedeva un high-side così con la Ducati. Ho fatto diversi metri in volo, ho avuto tanta fortuna. Sono stati tutti molto bravi a cercare di schivarmi, tutto sommato è andata bene”
Cosa ti è passato per la mente durante la caduta?
“Il volo è durato tanto, mentre ero a testa in giù ho fatto in tempo a sentire l’airbag che esplodeva. Quando ero a terra, ho visto tutte le moto che passavano e speravo che non mi prendessero, anche Binder ha fatto il possibile per evitarmi, alla fine mi ha preso nel punto migliore”
Come è possibile che sei qui senza nessuna frattura? Vi siete dati una spiegazione?
“Dare una spiegazione in questi casi è difficile. Sono stato molto fortunato, questo è il frutto di anni e anni di sviluppo che Alpinestars porta avanti sulle protezioni e i sistemi di sicurezza come gli aribag, devo ringraziarli, sono fantastici, gli devo tanto”
Ti sei reso conto dell’affetto che ha la gente per te?
“L’affetto delle persone mi ha lasciato a bocca aperta, sarebbe bello ricevere lo stesso affetto e avere la stessa risonanza anche quando si vince. Questa volta ho ricevuto ancora più affetto, mi hanno lasciato senza parole, li ringrazio”
Come funziona la testa di un pilota dopo un incidente così?
“Il primo pensiero mentre ero in ambulanza era cercare di tornare a correre domenica stessa a Barcellona, ma è andata diversamente. La voglia di tornare in moto è la benzina più potente che c’è per un pilota, avere studiato quella dinamica e sapere che c’è un motivo dietro quella caduta ci aiuta ad andare avanti”
La gomma non ha funzionato come avrebbe dovuto?
“Noi abbiamo fatto le nostre analisi. La gomma è realizzata dalla Michelin e bisognerebbe chiedere a loro cosa non ha funzionato. La temperatura della gomma era a posto, a livello meccanico e di guida non ci sono stati problemi da parte nostra, devono darci una risposta”