
Primo gran premio dell’anno. Prime parole di speranza dei Ferrari boys. I test invernali non hanno lasciato molte speranze. Presto sapremo davvero come stanno le cose e che cosa aspettarci dalla SF1000 (per ora SF992)
La parola a Mattia Binotto: “Dopo un lungo inverno di intenso lavoro nel quale abbiamo costruito e sviluppato la nostra monoposto è giunto il momento di avere una prima affidabile indicazione di quale sia il nostro livello di performance e di quanto efficaci siano le migliorie che abbiamo introdotto negli ultimi mesi”.
“Sappiamo perfettamente che i nostri rivali sono molto forti, ma siamo anche consapevoli di quanto lunga sia la stagione che ci aspetta e di quanto gli sviluppi, l’affidabilità e la nostra efficienza nei vari processi potrà essere importante. Affronteremo tutte le sfide che ci attendono da squadra, consci dei progressi che dobbiamo fare e consapevoli di avere alle spalle tanti straordinari tifosi in tutto il mondo”.
“L’Italia, il nostro Paese, e il mondo intero stanno vivendo tempi non facili e noi, come parte della Formula 1, abbiamo il compito di provare a strappare un sorriso o quanto meno di far divertire il pubblico che come sempre attende la prima gara della stagione con una trepidazione simile a quella che anima me e tutti i ragazzi della Scuderia”.
“Dici Melbourne e ti vengono in mente tre parole: sole, atmosfera vibrante e dossi – aggiunge Vettel – Sole, perché quando ci andiamo a gareggiare il meteo è quasi sempre bello; atmosfera vibrante perché questa è una città piena di vita ed è sempre piacevole iniziare da qui la stagione; dossi perché come ogni anno sappiamo che la pista di Albert Park saràmolto sconnessa”.
“Proprio tale elemento contribuisce a rendere altamente tecnico questo tracciato ed è probabilmente anche la ragione per la quale a noi piloti piace tanto. La prima gara è sempre particolare, credo che avremo modo di cominciare a capire meglio rispetto ai test quali sono i veri valori in campo”.
“Se dovessi definire Melbourne e la sua pista con tre parole direi: bella, insidiosa e divertente – commenta invece Leclerc – Il bello è riferito alla città, che è splendida e piena di giovani che la rendono ancora più vitale. La pista invece è indubbiamente eccitante, perché è un tracciato cittadino, e io da sempre amo gareggiare tra i muretti, con parti che però sono molto veloci. Tuttavia è anche certamente insidiosa, perché, specialmente all’inizio del weekend, è sporca e l’asfalto non ha lo stesso grip di quello che si può trovare su una pista permanente”.
“Per le sue caratteristiche Albert Park è un circuito che non perdona: ogni errore rischia di essere pagato caro, quindi quando si è in macchina è necessario rimanere costantemente concentrati”.
Pensate che la Ferrari si possa essere nascosta?
Sig Zapelloni
Ma se la Ferrari va veloce in curva, Australia dovrebbe essere meglio delle gare dopo, no?
Binotto si era dato voto 8 la stagione scorsa per come riusciti a migliorare la SF90 non ostante il concetto era sbagliato… c’e’ d’avere fiducia per la SF1000?
Grazie