Binotto difende la strategia a Ferrari: fermare Charles era l’unico modo per provarci

Mattia Binotto e’ convinto di aver fatto la scelta giusta. Racconta a Sky e poi online che voleva provare qualcosa perché con la stessa strategia (un solo stop) Charles avrebbe comunque perso contro Max. “La Red Bull era semplicemente più veloce perché rovinava meno le gomme”

“Non sappiamo come sarebbe finita la gara con una ripartenza. Detto questo è un peccato perché anche dopo Abu Dhabi si è parlato molto di come velocizzare tutte le operazioni per far ripartire la gara al più presto e oggi le condizioni c’erano. Quindi, anche se hanno rilasciato la Safety in quella posizione non capiamo perché a quel punto abbiano aspettato così tanto per fare in modo che le vetture tra la Safety car e la macchina in testa, che era Max, si potessero riaccodare. Non c’è motivo di aspettare, l’unico motivo che posso immaginare è per la sicurezza, però, da regolamento c’è un tempo minimo che le vetture devono rispettare per correre in condizioni sicure. Oggi è una dormita della Fia dal nostro punto di vista, forse poca esperienza da parte loro che hanno cambiato molto e ad oggi non sono ancora all’altezza di questo tipo di situazione”.

Federazione non all’altezza della F1?

“Sicuramente hanno cambiato molto, ma ad oggi sembra che in certe decisioni siano troppo prudenti, troppo lenti, ma la Formula 1 ha bisogno di altro, di una marcia in più, perché dobbiamo offrire spettacolo per fare in modo che le gare si corrano non dietro la Safety Car, ma in pista”

Con il finale di questa stagione si pensa già anche al 2023?

“In questo finale di stagione per noi è importante continuare a cercare di far bene e lottare per cercare di vincere. Ce l’abbiamo come obiettivo, essere competitivi per tutta la stagione dall’inizio alla fine. Rimangono tante gare e bisogna cercare di esserlo, correggere i problemi che abbiamo anche in vista 2023. Più miglioriamo quest’anno più capiremo i fenomeni che influenzano la prestazione per la prossima stagione. E poi, l’esperienza e accrescere la nostra esperienza. Abbiamo commesso degli errori quest’anno e dobbiamo cercare di migliorare da qui alla fine. Ogni opportunità va colta in questo senso è in questo senso penso a Singapore dove partire davanti conta davvero”.

L’affetto della gente?

“Bellissimo, questo podio è straordinario. Doppio dispiacere per non essere sul gradino più alto del podio. Questi nostri tifosi se lo meritano. Arrivano al mattino alle otto e vanno via di sera alle otto, stanno lì ad aspettare la gara. Il calore con il rettilineo pieno e i cori. Grazie a loro, ci hanno dato una spinta in più”.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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