Le due Ferrari davanti a tutti, con Sainz più veloce di Leclerc, non stupiscono nessuno. È solo venerdì e la Formula 1 si è abituata a vedere le Rosse in fuga. Nel paddock di Singapore l’argomento del giorno è un altro: la Red Bull ha sforato il budget cap nel 2021 andando ben oltre i 5 milioni di euro che verrebbero giustificati e saldati con una multa. Secondo le voci del paddock lo sforamento della Red Bull si avvicinerebbe ai 10 milioni, quando i top team per sviluppare una monoposto spendono attorno a i 7 milioni.
Definirlo doping finanziario non è esagerato. La Red Bull stava lottando spalla a spalla con la Mercedes per portare Verstappen al titolo e non ha badato a spese. Christian Horner si difende affermando: “E’ il primo anno che abbiamo questo nuovo regolamento, essendo nuovo si possono creare delle incomprensioni. La FIA sta lavorando per venirne a capo. Noi siamo un obiettivo facile su cui puntare il dito, ma siamo tranquilli e fiduciosi riguardo a ciò che abbiamo presentato”. In pratica ammette di aver sforato il limite di spesa, ma cerca giustificazioni in qualche area grigia del regolamento. Non sarà una battaglia semplice.
A questo punto bisognerebbe capire se lo sforamento 2021 ha avuto ripercussioni anche su questa stagione (guarda caso la Red Bull ha congelato il telaio alleggerito). Difficile pensare non sia andata così visto che il team non considerava illegale fare certe spese.
Che cosa rischia il team? Non di perdere il mondiale a tavolino, questo è certo. La soluzione più semplice e logica sarebbe congelare gli sviluppi nel 2023. Ricordate che cosa accadde alla Ferrari con il super motore? Se lo sforamento verrà confermato la Formula 1 non può permettersi di non sanzionarlo. Ne va della sua credibilità. Punire la Red Bull quest’anno non avrebbe senso visto il vantaggio in campionato. Congelare gli sviluppi, o almeno sottrasse dal budget 2023 una cifra pari allo sforamento 2021 sarebbe una soluzione perfetta.
Quello che non piace è aver adesso i risultati economici/finanziari del 2021. Ma non c’è via di uscita. I bilanci vengono approvati a fine esercizio non in corso d’opera. Va forse studiato altro. ma fin che le regole sono queste dobbiamo sapere che i risultati economici di una stagione arriveranno sempre una decina di mesi dopo la bandiera a scacchi. Troppo per punirli retroattivamente.
Ps: ha sforato il budget cap anche l’Aston Martin, ma restando nel limite dei 5 milioni che prevede solo una multa. E comunque qualcuno se n’era accorto?
La sola cosa credibile, almeno in questo caso, sarebbe proprio il ritiro del titolo di campione del 2021. E’ stato appurato fu un “errore umano” il regalo di Masi, adesso si accerta che lo sviluppo della macchina è stato drogato. E’ la stessa cosa che è accaduta alla juve: le sono stati annullati tre titoli. Qui dovrebbe essere così, qualsiasi altra punizione, multa, penalizzazione di punti, nel campionato in corso già vinto non avrebbe senso, e meno ancora in quello futuro, quando comunque tutte le squadre hanno l’obbligo di non apportare migliorie. Il furto è avvenuto nel 2021 e probabilmente quest’anno: questi campionati devono essere rettificati. Il prossimo è un’incognita per tutte le squadre e nessuna può dirsi certa di poter avere un maggior vantaggio dalla penalizzazione della RB.
Potrebbe essere molto semplice: annullamento completo dei punti guadagnati sia nel 2021, sia nel 2022.
Di certo passerebbe la voglia a tutti di rischiare di buttare via una stagione.
Mi sembra che questo regolamento FIA abbia molte e gravi lacune. Non c’è certezza della pena. Che abbiano chiesto ai nostri legislatori di dare una mano a redigerlo?
Se fosse tutto confermato e non si rida il mondiale a Hamilton del 2021 questo sport è una grande buffonata