#ChinaGp, istruzioni per l’uso

Formel 1 – Mercedes-AMG Petronas Motorsport, Großer Preis von Bahrain 2019. Lewis Hamilton Formula One – Mercedes-AMG Petronas Motorsport, Bahrain GP 2019. Lewis Hamilton

Gp di Cina, Gp numero 1000. Si riparte da qui, dal #ChinaGp per vedere se dopo due gran premi qualcuno (diciamo la Ferrari) riuscirà a interrompere il dominio Mercedes con due doppiette in due gare che hanno significato il 99% dei punti a disposizione (solo Leclerc si è portato via il punto per il giro più veloce in Bahrain). Qualifiche alle 8, gara alle 8.10. Diretta Sky (e domenica ci si vede a Race Anatomy alle 13)

Ripartiamo dalla foto di Hamilton che consola Leclerc e gli fa i complimenti. Da una Ferrari veloce, ma fragile. Da un Gp numero 1000 che per fortuna cade in calendario su una pista vera. Un tracciato dove si può sorpassare grazie alla larghezza della pista e a due punti di frenata avvero tosti.

Merito del rettilineo del traguardo di 764 metri e dell’altro rettilineo di 1.202 metri che permettono l’utilizzo del DRS, nel GP Cina 2016 si sono registrati addirittura 181 sorpassi e nel GP Cina 2017 ben 54. La pista presenta però anche 5 curve da seconda marcia che possono essere affrontate al meglio solo con un alto carico aerodinamico. Il circuito è nel complesso non particolarmente critico per i freni anche visto che le vetture sono normalmente molto cariche aerodinamicamente.

Secondo i tecnici Brembo, che hanno classificato le 21 piste del Mondiale usando una scala da 1 a 5, lo Shangai International Circuit rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. La pista cinese si è meritata un indice di difficoltà di 3 identico a quello ottenuto dai tracciati di Melbourne, Barcellona e Monaco.

  • Il circuito presenta un mix di curve e lunghi rettilinei, i quali possono raffreddare in particolare i pneumatici anteriori, aumentando il rischio di bloccaggio.
  • Il meteo è sempre una grande incognita a Shanghai: le temperature possono essere basse e ciò aumenta la possibilità di graining, specialmente durante le prove libere.
  • Nel 2018 c’è stata un’ampia varietà di strategie: Daniel Ricciardo (Red Bull) ha vinto con due pit stop, in una gara influenzata dall’ingresso della safety car.
  • L’asfalto è mediamente abrasivo e abbastanza severo sui pneumatici. L’anteriore sinistro è quello maggiormente sollecitato.
  • I carichi laterali sono piuttosto equilibrati con quelli longitudinali. Le due curve più impegnative sono la 1 e la 13.
  • I piloti dei tre top team hanno scelto un numero diverso di set di mescole disponibili rispetto ai propri compagni di squadra. Una decisione che sottolinea l’ampia varietà di strategie.

Ecco il parere di Mario Isola, responsabile Pirelli: “Nel 2018, questa è stata la prima gara con un salto di mescola nelle nomination: una scelta che ha contribuito a un gran premio emozionante e con un’enfasi sulla strategia. Le mescole C2, C3 e C4 nominate quest’anno sono all’incirca equivalenti a medium, soft e ultrasoft selezionate per questa gara nel 2018. Speriamo che questa scelta porti nuovamente a un gran premio altrettanto interessante e con diverse strategie possibili. Shanghai è un circuito abbastanza completo, ed è quindi un buon test per monoposto e pneumatici, oltre a offrire numerose possibilità di sorpasso. Speriamo sia un fine settimana memorabile, nel quale si festeggia il 1000° gran premio nella storia della Formula 1”.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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