E’ una Ferrari da Mondiale, non ci sono dubbi

E’ una Ferrari da sogno. Una Ferrari da Mondiale. Una Ferrari da amare.

Una Ferrari così non la vedevo da tanto tempo. La statistica racconta che dal 2008 le Rosse non conquistavano tre pole di fila, dai tempi del primo Kimi e di Massa (Spagna, Turchia e Montecarlo, il trittico). Tre pole di fila in questo 2018 significano tanto perché nessuno può dimenticare la fatica che la Ferrari faceva lo scorso anno per scattare davanti. E se Kimi non avesse sbagliato, sarebbe stata Rossa tutta la prima fila, esattamente come in Bahrein e Cina.

Il tempo di Vettel ci conferma che questa è una Ferrari senza limiti. Veloce su qualsiasi tipo di pista. Veloce con qualsiasi temperatura. Veloce con ogni tipo di mescola Pirelli. Hamilton è rimasto a 0″179, ma se Vettel non avesse sbagliato il suo ultimo tentativo probabilmente il gap sarebbe anche aumentato e se Kimi non avesse sbagliato pure lui nell’ultimo settore la sua collezione di “fucsia” lo avrebbe portato sicuramente in prima fila.

Insomma è una Ferrari che può permettersi di guardare tutti dall’alto in basso anche in qualifica. Qualcosa che non capitava dagli ultimi anni d’oro, quelli successivi all’era dell’imbattibilità firmata Schumacher.

Conquistare la pole a Baku però conta poco o nulla. E’ una dimostrazione di forza e basta. Perché la vittoria va costruita tutta in gara con l’handicap di giocarsi tutto da solo visto che Kimi scatterà solo dalla sesta posizione e oltretutto con le Pirelli più soft (le ultrasoft) che si consumeranno in fretta. Vettel dovrà stare calmi al via quando Hamilton cercherà di sorprenderlo e Bottas gli terrà l’altra Mercedes sugli scarichi. Per fortuna di Seb, Verstappen, il suo incubo è in terza fila, quinto. Forse troppo lontano per combinare guai. Ma occhio alle Red Bull perché sul passo gara sembrano anche meglio delle Mercedes.

Vettel ha completato il suo trittico di pole come non gli capitava dai tempi della Red Bull vincitutto. E’ stato efficace e ha sbagliato solo quando non contava, a pole già in tasca (visto che Hamilton e Bottas si erano già migliorati senza però saltargli davanti). Poi c’è ancora chi si chiede perché in Ferrari preferiscano Seb a Raikkonen… Kimi aveva il colpo in canna, doveva solo prendere la mira. Già aveva sbagliato in Q2, riacciuffando la qualificazione solo alla fine e con le ultrasoft. Fucsia al primo parziale, fucsia al secondo. Un bel vantaggio su Kimi. Errore nel terzo settore… Peccato. Gli è mancata una curva. L’ultima. Adesso Vettel sarà solo là davanti… Ma con questa Ferrari il sogno sembra davvero appena incominciato.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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