
La Formula 1 arriva a Monza per il Gp d’Italia numero 69, il 14° di una stagione che sta vivendo il recupero della Ferrari sulla Mercedes con Vettel a 17 punti da Hamilton.
E’ il weekend della passione Rossa. Lo si respira fin da quando metti il naso all’interno del Parco di Monza. E’ solo giovedì la le bandiere della Ferrari sventolano orgogliose aspettando il grande giorno. La festa è cominciata già ieri (mercoledì) alla Darsena con il mini circuito milanese che ha dato vita al F1MilanFestival, una grande idea di Liberty Media.
La Ferrari insegue una vittoria che manca dal 2010, epoca Alonso. La Ferrari insegue addirittura una doppietta monzese che manca dal 2004, epoca Schumacher (ma vinse Barrichello). Qui la storia delle doppiette Rosse
Dovrebbe esserci pressione sui ragazzi in Rosso. Ma l’ordine di scuderia è di far finta di niente, di scacciarla per non farsi schiacciare. Lo dice Maurizio Arrivabene, lo ripetono Vettel e Raikkonen chiamati ancora a dire la loro in conferenza. Seb ha bei ricordi monzesi. Qui ha vinto la sua prima gara con la Toro Rosso nel 2008, qui ha rivinto altre due volte con la Red Bull.
“Tutto sta nel salire sul podio con i colori giusti. Io la prima volta l’ho fatto perchè la Toro Rosso è un team italiano e perchè quella volta dietro avevo un motore Ferrari. Le altre due volte non avevo esattamente i colori preferiti dai tifosi. Non mi resta che provarci vestito così. E’ una gara speciale per noi, isolata rispetto al resto dell’anno, in cui percepisci che sta accadendo qualcosa di particolare ”.
Sarebbe una vittoria fondamentale per il campionato. Altri punti mangiati a Lewis (oggi sorprendentemente assente in autodromo), altro terreno guadagnato.

”Tutti parlano di grande vantaggio della nostra auto, ma non è proprio così. Se riguardiamo Spa vediamo che la differenza non è poi così grande. Non so se il passo di Spa lo potremo vedere anche qui, credo che abbiamo fatto bene ed è stato bello l’aver fatto progredire la macchina soprattutto pensando a dove eravamo negli anni scorsi. In tanti stanno saltando sul carro nel dirci che abbiamo la macchina migliore: noi sappiamo di avere una grande monoposto che funziona bene più o meno in tutte le piste, ma non possiamo sederci sugli allori. Dobbiamo mettere insieme i pezzi del puzzle e non paragonare la nostra posizione a quella che hanno fatto altri in passato: devo mettermi in macchina e fare il mio lavoro senza pensare troppo al resto, né alla condizione della Mercedes, cosa che non mi interessa, né se si senta o meno sotto pressione”.
Il grande assente in questo i giovedì monzese è Hamilton. No in si è fatto vedere. Ma le sue parole sibilline pronunciate dopo Spa e la sua “spiata” alla Ferrari hanno lasciato il segno: “Non so cosa volesse dire Lewis, Ha parlato di trucchi, poi ha detto che non intendeva dire quello. Non mi interessa. Io so che la nostra macchina è stata controllata e ricontrollata ripetutamente e mai la Fia ha trovato qualcosa di irregolare”, la risposta di Seb. Dura al punto giusto.
Da domani si gira inseguendo l’assetto. Le previsioni parlano di possibili piogge. Speriamo non si veda sabato la solita nuvoletta fantozziana che inseguire la Ferrari quest’anno.
Per il resto su Monza c’è poco da dire. Pista da 260 di media. Tosta per motori e freno. Meno per la guida. Guardatevi l’analisi Brembo:
Dai che possiamo farcela quest’anno. Forza seb regalacii questo titolo così da zittire tutti i tifosi di Alonso e Hamilton.
Esimio Zapelloni , per le “sue parole sibilline”, Hamilton, si sara’ sicuramente ispirato agli sportivissimi ferraristi che , a giorni alterni per giustificare la supremazia Mercedes , si sono messi a cianciare di bottoni magici…..
Da che pulpito.
Saluti
Bottoni magici e non irregolari
Ma certo…..detto sempre molto sibillinamente….pacatamente….