#Hamilton primo uomo in pole al #Mugello… #Leclerc (con un po’ di fortuna) salva la #Ferrari

E’ qui la festa… della Mercedes. Nel giorno dei 1000 gran premi Ferrari ci sono due Frecce Nere in prima fila… Era prevedibile nonostante la grande voglia di Verstappen…

La prima pole della storia della Formula 1 al Mugello è di Lewis Hamilton (la numero 95 per lui) che l’ha cercata e voluta a tutti i costi davanti a un Bottas che sembrava ispirato come poche altre volte, ma che ha trovato sulla strada una bandiera gialla di troppo…

La Ferrari salva almeno l’onore nel weekend della festa. Leclerc riesce ad arrivare in Q3, traguardo una volta scontato e oggi considerato quasi un’impresa. Seb, ad esempio non ce l’ha fatta, 14°, fuori di 0”336 (il decimo era Sainz davanti a Norris).

Bravo e con un po’ di fortuna (protetto dalle bandiere gialle provocate da Ocon che ha bloccato Stroll, Sainz e Ricciardo) Leclerc ha portato la SF1000 addirittura al quinto posto in terza fila, posizione di lusso per il momento.

Il distacco di Charles (1”126) racconta meglio il momento Ferrari. Ma era importante tornare ad essere il primi dopo Mercedes e Red Bull. E, restando davanti dopo la staccatona della prima curva al via, i giochi potrebbero diventare più semplici per tornare a incassare punti mondiali dopo il doppio zero.

L’uomo al Mugello può fare la differenza, ma per i miracoli ci vuole altro. Leclerc ha avuto un aiuto dalle bandiere gialle, ma almeno si è regalato una partenza che gli può far sognare una gara divertente.

Come dice il mio amico Sabbatini solo chi ha girato al Mugello può capire che vuol dire entrare IN PIENO in settima marcia a 270 km/h alla Casanova-Savelli e fare piena l’uscita fino alle due Arrabbiate… Il Mugello è una pista che ti mette alla prova e ti fa godere anche se non sei un pilota ma giri solo per divertirti.

Questa volta in Q1 è saltato Gasly, il vincitore di Monza. Battuto all’ultimo respiro da Vettel di soli 53/1000 mentre il suo compagno Kvyat volava in Q2. Mercedes e (una) Red Bull a parte è una Formula 1 incerta e divertente con dieci piloti in meno di mezzo secondo.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

3 commenti

  1. Sig Zapelloni
    La fortuna aiuta sempre ai piu bravi.
    Come si spiega la differenza di prestazioni con Seb? Sta capitando troppo spesso.
    Non lo capisco.
    Seb non si sta impegnando fino in fondo?
    Pensavo meglio Della sua professionalita, allá fine lo pagano 40m l’anno

    1. Seb non si trova con l’auto e ormai mi pare abbia staccato

  2. Il quattrovoltecampionedelmondo è riuscito a farsi superare da un quarantenne che ormai ha poco da chiedere quest’anno in F1: Raikkonen (anche se solo per pochi millesimi).
    Sta facendo l’autista di lusso di una ferrari, la sua, versione limousine… Tutto sommato un pò vergognoso per un pilota che si porta a casa una bella quarantina di milioni.

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