
Charles Leclerc ha chiuso con uno stop in pista una giornata fino a lì praticamente perfetta. Miglior tempo e ben 138 giri in tutto. Nessuno finora era stato così veloce quest’anno.
Dopo il giorno della paura e della preoccupazione è arrivato il giorno del sollievo e della speranza. Charles Leclerc ha condensato il weekend di gara in una giornata. Qualifiche al mattino e simulazione di Gp nel pomeriggio per recuperare il tempo perduto nelle prime due giornate di questi test (solo 30 giri). Alla fine ha chiuso con 138 giri (Russell è arrivato a 140) ma anche con uno stop inaspettato dopo una prova di pit stop nei minuti finali. Colpa di uno scarico nulla di preoccupante il programma ormai era completato. Leclerc ha chiuso i test con oltre 2500 km potevano essere di più ma non è male.
Charles non gioca a nascondino: “Scommetterei su una Ferrari vincente a Melbourne, la macchina trasmette buone sensazioni il bilanciamento è buono il feeling pure”.
Il risultato è stato il miglior tempo di questi primi 7 giorni di test 2019 (1’16″231), un tempo già inferiore a quello ottenuto da Vettel lo scorso anno nelle qualifiche del Gp di Spagna (Seb si qualificò dietro alle due Mercedes con 1’16″305). Oltre tutto pare che Charles non abbia sfruttato tutto il pacchetto qualifica a disposizione della Ferrari lasciando dei margini per la sorpresa a Melbourne.
Significativo è anche il tempo ottenuto con il compound definito C2 da Pirelli dopo che Hamilton aveva strappato un 1’18″097, il monegasco di Maranello ha gelato la squadra campione del mondo con un impressionante 1’17″253.
Ma a dare sollievo è stato soprattutto il risultato dell’indagine tecnica Ferrari sul guaio che martedì aveva fermato Seb: non un problema alla sospensione come aveva ventilato qualcuno, ma la rottura del cerchio sinistro dopo l’impatto con un detrito. Un incidente. Un caso. Non un problema di progettazione, di produzione o di controllo qualità che sarebbe stato molto più preoccupante.

La Red Bull che nei primi due giorni di test aveva girato a lungo (Gasly 136 + Verstappen 128) oggi è stata bloccata a 65 giri da un fuori pista del francese nel primo pomeriggio. Non un’uscita alla Vettel, ma comunque un’uscita con parecchi danni per la RB15. Per Gasly si tratta della seconda uscita in due settimane di test. Forse per reggere la concorrenza di Max sta forzando un po’.
La Mercedes continua a lavorare su gomme medie se non addirittura hard. Come d’abitudine negli ultimi anni finora non ha mai aggredito il cronometro con gomme super o hyper soft. Aveva altri problemi da risolvere. E a giudicare dai tempi ottenuti non sembrano del tutto risolti. Comunque nessuno si illuda. In Mercedes sono bravissimi a nascondersi.