
Non c’è tre senza quattro… L’ultima volta che la Ferrari ha vinto 4 gare di fila è stato nel 2008: Malesia, Bahrein, Spagna e Turchia. Due vittorie di Massa e due di Kimi. Che poi è anche l’ultima volta che ne ha vinte tre di fila…
“Dopo le vittorie in queste ultime tre gare siamo desiderosi di andare in Russia, su una pista che è ancora una volta diversa, per capire e verificare come si comporteranno i nostri ultimi sviluppi – dice Binotto – Sochi ha tra le sue caratteristiche i lunghi rettilinei e un asfalto molto liscio, sul quale ancora una volta saper sfruttare al meglio le gomme non è scontato e che richiede set up e configurazioni aerodinamiche molto diversi da quelli di Singapore. A Sochi sono anche previste condizioni meteo variabili, quindi sarà importante essere pronti a ogni evenienza. A maggior ragione avere un buon bilanciamento della vettura potrà risultare determinante”.
“È ormai qualche anno che veniamo a gareggiare in Russia e il Sochi Au-todrom è un’altra di quelle piste sulle quali siamo stati vicini alla vittoria senza mai tuttavia raggiungerla – dice Vettel – Abbiamo dei bei ricordi, come la prima fila tutta occupata dalla Scuderia Ferrari due anni fa, ma ci manca ancora quell’ultimo passo per essere completamente soddisfatti”.
“Il circuito mi piace, è a suo modo unico perché passa vicino agli impianti e alla Medal Plaza dei Giochi Olimpici invernali e questo mi fa un certo effetto. Ci sono diverse curve simili tra loro, tutte molto tecniche che non sono facili da affrontare in termini di ingresso, frenata e capacità di far ruotare la vettura in maniera efficace e senza sacrificare le gomme”.
“Dal punto di vista della guida si tratta secondo me di una delle piste più tecniche del calendario e proprio per questo è particolarmente appagante riuscire a mettere insieme il giro perfetto, specie in qualifica”.
“Arriviamo in Russia dopo tre weekend positivi per la squadra che dimostrano, specie dopo Singapore, che la vettura ha fatto dei progressi anche su piste che richiedono una configurazione ad alto carico aerodinamico – conclude Leclerc – La pista di Sochi è decisamente impegnativa dal momento che propone un mix di lunghi rettilinei e un gran numero di curve, specie nell’ultimo settore. Non vedo l’ora di salire in macchina per capire se la vettura sarà performante anche qui come lo è stata nelle ultime settimane”.
“L’atmosfera a Sochi è speciale, perché gareggiamo tra gli impianti delle Olimpiadi. Il fatto di gareggiare in luoghi così importanti per lo sport e tanti atleti di tutto il mondo rende questo circuito molto speciale”.