
C’è una Miura speciale esposta dal Polo Storico Lamborghini a Retromobile. È la Miura di Jean Todt, presidente della Fia, ex uomo forte della Ferrari vincitutto di Michael Schumacher.
A consegnare le chiavi della Miura rossa restaurata in 13 mesi a Sant’Agata Bolognese è stato Stefano Domenicali, suo compagno di viaggio a Maranello e oggi Chairman e Chief Executive Officer di Automobili Lamborghini.
L’ hanno smontata e rimontata pezzo per pezzo in 13 mesi di lavoro durante il quale è stato possibile verificare ogni particolare: dalle marchiature di telaio, carrozzeria e interni, alle numerazioni e datazioni presenti sugli altri componenti. Si è appurata corrispondenza alle note presenti nei libretti di montaggio della vettura, conservati nell’archivio Lamborghini.
Il restauro ha rispettato la filosofia del Polo Storico: riparare, restaurare e non sostituire.

La vettura, telaio numero #3673, è nata l’11 Novembre del 1972, prendendo il numero di telaio di una S del 1968, distrutta in un incidente. L’utilizzo di un numero di telaio precedente era una procedura non troppo rara all’epoca tra i costruttori di vetture sportive, per i motivi più disparati. C’erano ragioni fiscali, per evitare al cliente le altissime tasse di importazione sui veicoli nuovi vigenti in alcune nazioni, o quelle di praticità, visto che la vettura manteneva la precedente registrazione e i relativi documenti di circolazione.
La Miura SV #3673 venne consegnata alla fine del 1972 al suo primo proprietario, Mr. Mecin, in Sud Africa, verniciata in Rosso Corsa, con banda inferiore oro, interni in Pelle Nero ed è esattamente così che si presenta ora, dopo 47 anni, in perfette condizioni dopo l’intervento del Polo Storico.



