La sfida di Alonso tra romanticismo e fame di vittorie

C’è qualcosa di romantico e di antico nell’avventura che Fernando Alonso sta per cominciare nel Wec con la Toyota (oggi parte in pole alla 6 ore di Spa con Buemi e Nakajima sulla TS050 numero 8 da 1000 cv). Dividersi tra la Formula 1 e la Super Season dell’endurance è un viaggio indietro nel tempo all’epoca in cui per i piloti era un’abitudine scendere da una monoposto per salire su una vettura da turismo. Anche loro più che per denari, lo facevano per passione. Gente come Fangio, Andretti, Moss, Ickx, McLaren, Siffert &c. Non aveva certo bisogno di gareggiare dovunque per portare a casa la pagnotta. Lo facevano per amore delle corse. Per cercare emozioni, adrenalina, vittorie e quindi prestigio. Esattamente come Fernando Alonso che non ha certo bisogno di arricchirsi con i denari in arrivo dalla Toyota visto che ha incassato e sta incassando così tanto da aver garantito anche il futuro dei suoi nipoti. Ma Fernando ha bisogno di sentirsi vivo. Di lottare per conquistare quella vittoria che in Formula 1 gli manca da 5 anni, dal Gp di Spagna del 2013. Red Memories. Ricordi in Rosso Ferrari.

Fernando nel Wec che si è inventato una super season con due 24 ore di LeMans e 14 mesi di gare, è la stella, il faro. Per averlo anche in Giappone hanno spostato il calendario. Ma con i grandi costruttori in fuga verso l’elettrico e la sola Toyota rimasta in pista, c’era bisogno di una grande attrazione come Fernando, uno dei piloti più talentosi della sua generazione, straordinario in pista (più in gara che in qualifica) ma anche straordinariamente rompicoglioni fuori. Trovo che meriti più dei due Mondiali che ha in bacheca. Magari arriverà al grande slam, alla Triplice Corona che ha conquistato Graham Hill vincendo Montecarlo, Indianapolis e Le Mans. Se lo meriterebbe per lasciare una traccia più profonda nella storia del Motorsport. Deve solo sbrigarsi perché a luglio ne compie 37…

Aggiornamento serale:

L’inizio è stato trionfale. Vittoria a Spa con doppietta Toyota alla fine di 6 ore di gara dominata dai giapponesi… per Fernando è stato un bel ritorno al successo, a rivivere emozioni che un campione come lui non provava da troppo tempo…

Bentornato Alonso. Non male vendicarsi dei dolori Honda, guidando una Toyota…

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

1 commento

  1. […] Con la Toyota Alonso è già salito sul podio alla 6 ore di Spa, festeggiando la prima doppietta del team nel Mondiale Endurance che quest’anno è molto particolare. (Vedi il mio post di inizio campionato) […]

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