Leclerc e Sainz: Baku non è pista da Ferrari

Leclerc e Sainz non sognano più. Preferiscono non illudere i tifosi. A Baku non cìvedremo la stessa Ferrari di Monaco. Il circuito è cittadino, ma è ben diverso da quello del Principato (Baku, istruzioni per l’uso di una pista mezza Monaco e mezza Monza)

“Sono certo di aver fatto il massimo a Monaco e non mi posso rimproverare nulla. Cerco sempre d dimenticare le situazioni meno belle, cercando di tirare fuori il meglio. Almeno Carlos ha fatto una bella gara e sono contento per il risultato del team. Ora il pensiero è a Baku”, ha detto Charles.

“Se escludiamo Monaco quella di Baku è il mio circuito cittadino preferito e uno dei miei favoriti in assoluto – ha aggiunto – . Adoro guidare tra i muretti e ho grandi ricordi qui, visto che ho centrato i primi punti in Formula 1 e nel 2019 sono andato molto forte. Credo che quello di Monaco sia stato un weekend a sé e che qui torneremo a lottare sul filo dei millesimi per stare davanti ai nostri avversari nel gruppo di centro. Dobbiamo lavorare bene, perché ogni piccola cosa può fare la differenza”.

 “Il podio di Monaco è stato importante – ha raccontato invece Carlos – perché si è trattato di una sorta di ricompensa per tutto il lavoro fatto fino a qui in questa stagione. A Monte Carlo mi ha fatto piacere vedere che eravamo competitivi, qui a Baku però mi aspetto che i valori possano tornare simili a quelli delle altre gare del 2021, con differenze molto limitate tra le vetture del gruppo che segue le due squadre al vertice. La pista però è molto particolare e credo piaccia a tutti i piloti”.

Tra i due riparte la lotta In casa Ferrari è il momento di Sainz: tre indizi che fanno una prova, Leclerc sotto esame

Share Button
umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

1 commento

  1. Ma come? a Montecarlo sembrava avessero risolto tutti i problemi, erano competitivi, alla pari e meglio degli altri, hanno piure conquistato la pole, i giornalisti già vedevano Charles e Sainz al terzo posto in campionato marche e ora? Ah già, lo avevo scritto: per vincere il campionato dovrebbero gareggiare per 23 volte sul circuito di Montecarlo. Peccato ce ne sia uno solo. Adesso vedremo le qualità di squadra e piloti anche dove conta il motore.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.