Leclerc: “Io e Max ci odiavamo, ma oggi siamo crrsciuti e ridiamo di quei momenti”

La Formula 1 getta le mascherine. A Miami i piloti non la indossano più neppure in conferenza stampa. E’ la prima volta. Ma d’altra parte in Usa non si parla più di Covid da tempo. In attesa di provare la pista è tempo di parole, impressioni. Tutti sono contenti dell’America. C’è chi ha giocato a golf (pure Hamiòton che però non è bravo), chi è stato la basket (Russell), chi al baseball (Leclerc) chi sulle Erverglades (Tsunoda, Verstappen e la banda Red Bull), chi ha un cascco stile palla da basket (Norris).

Ma ecco qualche parola in libertà:

“Sono stato alla partita di baseball di Miami, è stato bello – da detto Charles – Ho fatto qualche lancio. Sono felice di essere qui e non vedo l’ora di andare in pista. Dopo Imola ho voltato pagina, abbiamo perso dei punti e ho analizzato la situazione. Fin dall’inizio della stagione siamo sempre lì, con una battaglia ravvicinata con Red Bull. Daremo tutto e speriamo di poter vincere. Con un weekend perfetto possiamo farcela”.

“Credo che vorrei sempre cercare di avere un weekend come quello di Imola, ma non sempre potrà succedere. – ha detto Verstappen – Pensiamo di avere una buona vettura, ma quella di Miami è una pista nuova, tante cose possono andare storte o bene, bisogna capire cosa funziona per noi, bisogna studiare la pista per via dell’asfalto e decidere cosa fare cercando di ripetere quanto fatto a Imola. Impressioni della pista? Ci sono curve veloci molto belle, i rettilinei sono molto lunghi ma la pista presenta anche sezioni strette, anche quelle sono interessanti. Vedremo quale sarà l’assetto ideale della vettura cercando di coniugare le parti diverse della pista.. . Credo che lotteremo anche qui con la Ferrari. Ed è bello che un team così storico sia tornato a lottare per la vittoria come è bello ritrovarsi a lottare con tanti avversari che conosco fin dai tempi dei cart”.

 “La mia mentalità non è cambiata, ma è ovvio che mi sento meglio dallo scorso anno sapendo ora di poter vincere. Ma l’approccio non cambia e dobbiamo continuare a lavorare”, ha detto Charles. “Ho visto opportunità finire secondo, ci ho provato, ho spinto troppo e ho sbagliato. Ho solo cercato di guadganre una posizione”.

“Essere campione in carica ti porta a voler andare sempre meglio, ma da parte mia non è cambiato nulla. Vuoi sempre avere il meglio e migliorare nel weekend successivo”, ha detto Verstappen.

“Mi piace lottare con Max come ai tempi dei cart. Sognavamo tutti e due la F1 e ora siamo qui a lottare per il campionato. Fino ad ora mi sono divertito. Spero che la macchina possa restare competiva fino alla fine e di poter continuare a lottare con Max. E’ vero all’inizio ci odiavamo. Per quattro cinque anni correvamo tutti i weekend uno contro l’altro nei cart. Ma oggi siamo cresciuti, siamo maturati, abbiamo realizzato il nostro sogno di correre in F1 e se riguardiamo a quelle immagini lo facciamo con il sorriso”.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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