Lettera di Elkann agli azionisti, poca enfasi al rirorno al successo della Ferrari in Formula 1

Il presidente John Elkann, stranamente silenzioso dopo l’ottimo inizio di campionato della Ferrari, è tornato a parlare del Cavallino nella lunghissima lettera agli azionisti Exor (vedi qui ). Lascia stupiti che nel passaggio dedicato alla Ferrari ci siano solo poche righe dedicate all’inizio vincente della stagione 2022. Vero che la lettera e’ incentrata sul 2021 però considerando quando era stata lunga l’attesa è le premesseinsomma mi aspettavo più partecipazione

“Ora la Società è concentrata nella sfida del 2022, consapevole che con Charles Leclerc e Carlos Sainz la Scuderia possiede la migliore coppia di piloti sulla griglia di partenza, che hanno iniziato bene la stagione”

Un po’ più di enfasi, di orgoglio, di speranza, sarebbe stato apprezzato. Ma d’altra parte non era mai capitato che una vittoria Ferrari venisse celebrata senza neppure una frase del presidente in un comunicato stampa. Poi Elkann si arrabbia se si scrive che è un presidente assente. Boh.

Vero che ha mille cose di cui occuparsi, ma in fin dei conti – e sono parole sue – Ferrari è la sociertà di maggior valore di Exor. E allora perchè dedicare alla Formula 1 le stesse righe dedicate alla nuova apertura de il Cavallino?

Ma ecco l’estratto dedicato alla Ferrari:

Nel 2021 Ferrari, la nostra società di maggior valore, ha chiuso un anno record, che ha evidenziato la forza della sua gamma di prodotti, con ricavi netti di €4,3 miliardi (+23,4%) e un EBITDA record di €1,5 miliardi. Il portafoglio ordini dello scorso anno è stato il maggiore della sua storia e copre bene le richieste fino al 2023, in crescita in tutti i mercati. La Società ha gestito con cura il volume notevole di questi ordini, in coerenza con la sua strategia che mira a controllare la crescita e a preservare l’esclusività. Ferrari ha venduto 11.155 automobili nel 2021 e continua a offrire modelli straordinari posizionati al top nel settore del lusso.

Nel corso dell’anno, Ferrari ha arricchito la sua gamma di prodotti con il lancio della 812 Competizione, con la sua aereodinamica rivoluzionaria; l’entusiasmante 296 GTB, che monta l’ultimo motore ibrido (un V6 turbo combinato con un motore elettrico); e l’affascinante Ferrari Daytona SP3, l’ultimo modello della serie limitata Icona. Il marchio Ferrari ha anche fatto ingresso in nuovi territori, con il lancio della sua prima collezione di moda – che in fatto di qualità e design mantiene alti gli standard di eccellenza che lo caratterizzato. Inoltre ha iniziato a rinnovare il look dei suoi punti vendita per meglio adattarlo alla sua offerta. Infine, la Società ha riaperto e rilanciato il suo ristorante “Cavallino”, a Maranello, mantenendone intatto il fascino storico.

In pista, la stagione GT della Ferrari è stata la migliore della sua storia, grazie ai titoli mondiali Piloti e Costruttori nel Campionato FIA World Endurance e con la vittoria alla 24 ore di Le Mans. Ha anche annunciato il ritorno, atteso con trepidazione, alla classe maggiore del FIA World Endurance Championship nel 2023 con il suo programma Le Mans Hypercar (LMH), e ha conquistato una nuova audience di appassionati con le Ferrari Esports Series, che ha visto la partecipazione di 35.000 persone in tutta Europa. Con cinque risultati da podio e il terzo posto nel campionato costruttori, la stagione di Formula Uno ha prodotto qualche segnale incoraggiante; ma ora la Società è concentrata nella sfida del 2022, consapevole che con Charles Leclerc e Carlos Sainz la Scuderia possiede la migliore coppia di piloti sulla griglia di partenza, che hanno iniziato bene la stagione.

Il fondatore, Enzo Ferrari, una volta disse: “Ferrari è fatta soprattutto di persone”. Dopo aver assunto la carica di AD l’anno scorso, posso solo confermarlo, e ringraziare la squadra Ferrari per tutto quello che abbiamo realizzato insieme, dando un caloroso benvenuto a Benedetto Vigna, che ha preso il mio posto di AD. Benedetto entra in Ferrari dopo aver lavorato in STMicroelectronics (“ST”), dove era responsabile del business “Analog, MEMS (Micro-electromechanical Systems) e Sensors”, il più grande e redditizio di ST. Con la sua esperienza, maturata in oltre 25 anni di lavoro nel cuore del settore dei semiconduttori, che sta rapidamente trasformando il settore automobilistico, Ferrari potrà accelerare l’applicazione pionieristica di tecnologie di prossima generazione.   

Nel continuare il suo viaggio, Ferrari lavorerà con LoveFrom, il collettivo creativo guidato da Jony Ive (che è entrato anche a far parte dell’Exor Partners Council) e da Marc Newson. Exor ha annunciato una collaborazione pluriennale con LoveFrom: il primo passo di questa partnership unirà la performance e l’eccellenza leggendarie di Ferrari con l’esperienza e la creatività impareggiabili di LoveFrom, che ha creato prodotti straordinari, capaci di cambiare il mondo.

Nell’ultimo incontro che ho avuto come AD con i manager Ferrari, ho condiviso con i colleghi la storia del passaggio fondamentale che Hermès ha vissuto un secolo fa. I due nipoti del fondatore, Thierry Hermès, non si trovavano d’accordo su quale futuro dare all’attività di famiglia, che all’epoca era un leader globale nella selleria di lusso e negli accessori per le carrozze e i cavalli. Émile-Maurice era ritornato dall’America dove aveva visto la rapida ascesa dell’automobile, che stava rivoluzionando il loro mercato. Disse quindi a suo fratello, Adolphe, che Hermès doveva cercare di rinnovarsi e di cambiare. Ma mentre Émile-Maurice decise di accettare questa sfida, Adolphe preferì vendere la sua quota al fratello. Émile-Maurice iniziò dunque ad applicare l’abilità della Società nella lavorazione dei prodotti in pelle per produrre valigeria per le automobili e, nel 1922, esordì con le borse, visto che sua moglie si lamentava di non riuscire a trovarne di suo gusto. Da allora Hermès si è rafforzata anno dopo anno, sempre sotto la guida e il controllo della sua famiglia fondatrice: una fonte di ispirazione per chiunque guidi società in mercati in trasformazione.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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