La prima volta dell’Aprilia: in MotoGP l’Italia fa ancora la storia

Prima l’Aprilia, seconda la Ducati. Peccato che in sella ci siano due spagnoli (più altri due subito dietro) ma la festa del motociclismo italiano e’ grande nel giorno in cui Vale comincia la carriera a quattro ruote.

La MotoGP parla italiano con due marchi che hanno scritto la storia e non si sono stancate di continuare a farlo. L’Aprilia non aveva mai vinto in MotoGP e Massimo Rivola poche settimane fa giocava a nascondino raccontandomi che ancora non si sentiva pronto al grande successo. Non lo diceva ma ci credeva eccome perché già l’anno scorso il passo avanti era stato importante. E’ stato bello vederlo sul podio a prendere il trofeo dei costruttori, lui che aveva lasciato la Ferrari per questa nuova scommessa tricolore.

Per dimenticare Vale ci vogliono due case italiane che lottano per la vittoria spalla a spalla. Due marchi che rappresentano la nostra industria e la nostra abilità.

Pole e vittoria con Aleix Espargaro in Argentina significano che l’Aprilia e’ pronta a recitare da protagonista come voleva il Gruppo Piaggio che ha investito in uomini e denari in questi anni di rincorsa ai grandi della MotoGP.

Certo la Ducati fa molto di suo per farsi battere con la squadra ufficiale ancora dietro, ancora lontana (Bagnaia quinto). Ma questa Aprilia e’ solo all’inizio di una storia che può diventare interessante davvero come lo era stata in passato con 125, 250 e superbike.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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