Max continua la festa. Norris partecipa. La Ferrari preferisce l’autogol consapevole

La Ferrari ha scelto di non partecipare alla festa. Ha preferito tenere l’abito migliore per la gara, rischiando di restare fuori dai top ten del Gran premio d’Austria. Rischio calcolato, figuraccia assicurata nel giorno dell’ormai solita pole di Verstappen (quartya stagionale) e del sogno di Norris arrivatogli a 48 millesimi.

In Ferrari più che chiamarlo autogol preferiscono definire la scelta di rischiare il k.o. in Q2 come una scelta consapevole per evitare di scattare con gomme morbide come faranno invece Verstappen, Norris, Hamilton e Russell. Binotto ha preferito puntare sulla stessa strategia con entrambi i piloti, non ha voluto rischiare di veder sciogliere ai 50 gradi previsti sull’asfalto le Pirelli più morbide. Una figuraccia voluta in qualifica per preparare la resurrezione in gara sfruttando le tre zone di drs. “Un’eliminazione messa in conto? Sì… è no – ha spiegato Leclerc – sì, perché ci aspettavamo di uscire a fine Q2. Però uscire restando dietro a una Williams è un po’ meno aspettato, anche perché Russell si è qualificato anche lui con gomme Medium. Però a parte quello ci aspettavamo di essere fuori dalla Q3”.

Restare fuori dai 10 mentre Lando Norris, l’avversario nel mirino dei ferraristi, arriva a 48 millesimi dalla pole (dal 2012 non c’era una McLaren in prima fila), non è un risultato confortante. Anche perché la scorsa settimana si è visto come partendo dietro (come Sainz domenica scorsa) sia poi difficile arrivare nelle posizioni che contano. “Puntiamo ad arrivare dietro a Sainz con entrambe le macchine, così almeno facciamo più punti della McLaren anche questa volta”. La gara ci dirà se la Ferrari ha avuto ragione o se sarebbe stato più intelligente splittare la strategia con una scelta differente per i due piloti. Restare dietro a una Williams, pur se spinta da un motore Mercedes, resta comunque una bella macchia nera sull’abito dei ferraristi.

“Abbiamo parlato a lungo di questa qualifica e la strategia era quella sin dall’inizio”, conclude Leclerc cercando di far capire una volta per tutti che la Ferrari aveva messo in conto di restare fuori dai dieci pur di partire con gomme più dire e scegliersi la strategia. Contenti loro. “Partire 14° rovina tutto il weekend”, ha invece ammesso onestamente e furiosamente Alonso, rimasto fuori dai dieci per esser incappato in Vettel che procedeva a rilento (e infatti pagherà con una retrocessione sullo schieramento).

Nel giorno del rinnovo del contratto di Lewis Hamilton che ha firmato per altri due anni e resterà uomo Mercedes fino al 2023, la festa è ancora di Max Verstappen che resta in pole come una settimana fa e soprattutto tiene a distanza Lewis Hamilton, battuto anche dal sorprendete e straordinario Lando Norris e da Sergio Perez che conferma come la Red Bull sulla pista di casa abbia davvero qualcosa in più.

Il rinnovo di Hamilton significa che Lewis non ha paura del futuro, delle nuove regole, della pattuglia di giovani fenomeni che lo sta circondando e assediando per provare a farlo cadere dal trono. Vedremo quando Toto gli metterà accanto Russell come andranno le cose. Prima Lewis dovrà occuparsi del Gran premio d’Austria: “Max avrà una gara facile – assicura – hanno una grande velocità Io posso puntare al massimo al secondo posto”. Per una volta non sembra pretattica.

Leggi qui il rinnovo Hamilton non lascia: altri due anni con Mercedes

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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