Meglio tardi che mai: un’ora di gara in Belgio

LA DECISIONE – Poco dopo le 18, dopo tre ore dipausa si è deciso da dare il via alla gara alle 18.17…. Meglio tardi che mai no… Un’ora di gara… una sprint race… in pratica

LA MELINA – Decidere di sospendere la partenza a due minuti dal via è stato il primo errore. Continuare a rinviarla di 5 minuti in 5 minuti è stato il perseverare nell’errore. Più il tempo passa e la pioggia non cessa, più la luce diminuisce. Dopo aver sbagliato a non esporre bandiera rossa in qualifica sabato, la direzione di corsa ha probabilmente continuato a sbagliare facendo la scelta opposta. Non era semplice dare il via dopo le polemiche di sabato… Ma il tira molla è stato probabilmente la soluzione peggiore. La sensazione è che se si fosse partiti alle 15, magari qualche giro in più si sarebbe potuto fare.

I PILOTI- A parte Verstappen che non avrebbe avuto davanti nessuno e aveva tutto l’interesse di gareggiare, nessuno degli altri 19 considerava saggio partire. Visibilità nulla. Rischio aquaplaning altissimo. Come ha giustamente detto Giovinazzi “Coraggiosi sì, stupidi no”. Non ha senso rischiare la vita in certe condizioni. I piloti saranno anche “cavalieri del rischio” come li definiva Enzo Ferrari, ma c’è obbiettivamente un limite a tutto. La Formula 1 non potrà mai essere uno sport sicuro al 100%, ma non si può neppure pretendere che i piloti vengano mandati in pista come i cristiani contro i leoni al Colosseo. “E’ decisamente troppo pericoloso per noi correre in queste condizioni e far rischiare tutti. La sicurezza deve essere una priorità”, ha twittato Hamilton durante la pausa.

L’ERRORACCIO – Sergio Perez si era messo nei guai ancora prima, uscendo durante il giro di ricognizione con la sua Red Bull e frantumando una sospensione anteriore. Un brutto errore che può avere un peso importante nel mondiale costruttori. Pochi giorni dopo la conferma… Cose che capitano… ricordaimoci Prost a Imola nel 1991, quando guidava la Ferrari. Il rinvio della partenza ha permesso ai meccanici Red Bull di rimettergli a posto la pista…

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

2 commenti

  1. buon giorno sono emanuele ho letto gli articoli e concordo con voi su tutto .ma in questi casi visto che le condizioni meteo si vedono con un pò d anticipo non ci potrebbe essere un pò di flessibilità facendo correre la f1 in altri orari sacrificando magari qualche categoria di contorno? la mia è un idea ma non so se effettivamente attuabile non conosco le regole che stabiliscono orari tv satellite. cordiali saluti emanuele

    1. Mi sembra una buona idea, ma dimentica i contratti milionari con le tv…come dice Hamilton comandano i soldi

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