
Uno-due Ferrari nel giorno del ricordo di Gilles. Leclerc davanti a Sainz e Verstappen terzo, condannato da un errore nell’ultimo tentativo. Miami è rossa Ferrari. Sul circuito dove il contorno è finto come il mare e la spiaggia messi lì a fare spettacolo, la Ferrari è tutta vera.
Il Cavallino si prende la prima fila su un circuito cittadino dove non sarà facilissimo sorpassare. Il primo passo per consumare la rivincita dopo gli errori di Imola è fatto. “Ora dobbiamo completare l’opera in gara. Sarà una sfida lunga. Loro sono più veloci in rettilineo, noi in curva”, dice Leclerc che si gusta il momento senza esagerare.
E’ alla sua dodicesima pole in Ferrari. Soltanto Schumacher (58), Lauda (23), Massa (15) e Ascari (14) ne hanno di più, Vettel ne ha quante lui. “Non lo sapevo! Bello. Ma sono indietro con le vittorie, devo recuperare”. Poi si chiede perchè l’ho già messo in copertina in un libro sulla storia della Ferrari… Bravo anche Sainz perchè dopo i tre errori di fila non era facile qualificarsi così su una pista dove l’errore è sempre in agguato.
Leclerc ormai ha imparato a non esaltarsi troppo per una pole (è la terza in cinque gare), sa che con questa Ferrari deve puntare a ben altro. Lo sanno anche i fratelli Elkann, ilmpresidente John e Lapo, sorridenti al box Ferrari in un paddock pieno di vip come Michelle Obama arrivata a tifare Hamilton. Lewis con tanto di brillantino (vietato dalla Fia) al naso si è preso il sesto posto, battuto dal suo vecchio amico Bottas che ami avrebbe pensato di poter stare davanti alle Mercedes con la sua Alfa Sauber.
Era dal Messico 2019 che la Ferrari non occupava tutta la prima fila. Tocca a Michael Douglas consegnare il Trofeo Pirelli al ferrarista. Un tocco hollywoodiano anche in Florida, nuova terra promessa della Formula 1. Leclerc ha lasciato Sainz a 0”190 e Verstappen a 0”195.
Max era stato il più veloce nel primo run della Q3, poi ha sbagliato nel primo settore e non è riuscito a migliorarsi, mentre dietro a lui proprio in extremis Perez è riuscito a portare in seconda fila anche la seconda Red Bull. Sarà ancora una battaglia lunghissima a colpi di Drs (qui forse meno potente) con il rischio Safety Car sempre in agguato. Ma partire davanti a tutti è già un bel modo di cominciare.
Tra Ferrari e Red Bull c’è davvero pochissima differenza. Alla fine cointano davvero i piloti. Leclerc e Sainz sono stati perfetti, Verstappen ha sbagliato ed è rimasto dietro. Adesso dovrà passare due Ferrari, non una. Se al via la coppia rossa non perderà l’attimo (al contrario di quanto capitato a Imola) la gara potrebbe essere in discesa. Dura. Durisima, ma con Sainz a proteggere Leclerc tutto potrebbe risultare più semplice.
E’ una prima fila da dedicare a chi pensava che dopo Imola il sogno fosse finito. Invece su cinque piste tutte diverse la Ferrari è sempre lì e anche le prime evoluzioni rosse hanno funzionato.