
Charles Leclerc non sbaglia un colpo. Non c’è nessuno forte come lui in qualifica. È il Senna del nuovo millennio. Prima lascia sfogare gli altri, poi quando il giro vale la pole position non ce n’è per nessuno.
Ci hanno provato Perez, Verstappen e pure il suo compagno di Ferrari Sainz che aveva il miglior tempo dopo il primo tentativo, ma al momento del suo secondo run in Q3, Charles ha lasciato Perez a 0”282 e Verstappen ancora più indietro. Charles ha guidato quasi da rallysta, ha sfiorato i muri, ha baciato le protezioni e alla fine si è preso la sesta pole stagionale, la seconda di fila a Baku e la quindicesima in carriera.
Quest’anno non è ancora uscito dalla prima fila. Sta collezionando numeri da record. “Tutte le pole sono belle ma questa non me l’aspettavo, credevo che la Red Bull fosse più veloce. Però nell’ultimo giro sono riuscito a mettere tutto insieme”, racconta dopo l’ennesimo giro dei miracoli, quelli che stanno diventando la sua specialità. Lui è come l’arciere che con l’ultima freccia a disposizione spaccala mela messa sulla testa dell’avversario. Quando gli altri sentono il profumo della torta nel forno, lui se ne è già mangiato una fetta. Mostruoso.
Ma la collezione di pole non basta più. Ora ci vogliono punti. Punti pesanti. La Ferrari che paté davanti deve cominciare ad arrivare davanti. “Per la gara sarà importante gestione delle gomme. Siamo cresciuti sul passo gara e a Barcellona lo si è visto. Ora non resta che ripeterci qui”, ha aggiunto Charles.
Di fianco a lui avrà il meno atteso degli avversari. Non Verstappen o il suo compagno Sainz, ma un Perez che per il secondo weekend di fila si è preso il lusso di stare davanti al campione del Mondo. Non è più un caso. Potrebbe diventare un problema in casa Red Bull dove non so no abituati a gestione un compagno di squadra più veloce di Max. Vedremo. Max non aveva certo una bella faccia. È abituato ad avere di fianco dei camerieri. Perez non vuole servire nessuno.
Il più deluso del sabato è certamente Sainz. Aveva la pole in mano dopo il primo tentativo in Q3 quando i primi quattro erano racchiusi in 0”175. Carlos però non è riuscito a migliorasi nel secondo tentativo e dopo un primo settore promettente ha perso il ritmo, ha chiesto troppo. Deluso è dir poco. Non ha ancora conquistato una pole in carriera. Comincia a pesargli.
Dietro ai quattro delle meraviglie c’è Russell che ancora una volta scatterà davanti a Hamilton (solo 7°) alle prese con un saltellamento davvero massacrante. Russell stinge i denti, lui si lamenta. Potesse puntare alla pole forse reagirebbe in un altro modo. Davanti a Lewis c’è anche Gasly con l’Alpha Tauri. Ma comunque sono tutti a più di un secondo. Corrono in un altro campionato.
Peccato che la gara sia alla domenica. Il problema ferrari? Mr. bean8. Da quattro anni non ne azzecca una! L’ha messo li un altro mostro di conoscenza (marchionne, quello che non vedeva il futuro nell’elettrico: cosa ne penserebbe ora che la UE ha decretato la fine dei motori a benzina dal 2035?).Pauroso il calo della rossa da più 40 punti a meno oltre 30 nel giro di poche gare. E oggi i motori ferrari che si sono ritirati sono tre. Almeno la Mercedes fa schifo ma nessuno ha mai parlato, quest’anno, di poter tornare a combattere per il mondiale. In ferrari dopo la prima gara già si sentivano di aver vinto il mondiale! Mi sà che Charles si stà mangiando le mani ad aver accettato un contratto per cinque anni. Potesse cambiare domani, lo farebbe.