Sospetti Red Bull sull’ala Mercedes. La guerra continua

I commissari hanno deciso di non ammettere la richiesta di revisione presentata dalla Mercedes sul duello ravvicinato tra Verstappen e Hamilton a Interlagos. Il Gran premio del Brasile adesso è finito davvero.

Si riparte dai 14 punti di distacco tra Max e Lewis. Tre gare ancora, due su piste inedite. Max è stato davanti a tutti in mattinata, Hamilton è rimasto a 0″786. Ma ormai ci siamo abituati a venerdì che non raccontano la verità. Nel pomeriggio il miglior tempo poi lo ha fatto la Mercedes con Bottas.

Il duello mondiale poi non si fermerà alla pista. Christian Horner lo ha ribadto in conferenza stampa. La velocità sul rettilineo della Mercedes non lo convince. Vuole che la federazione faccia chiarezza e indaghi a fondo su motore e ala posteriore. “Quello di cui vogliamo essere sicuri è il fatto che tutti gareggino ad armi pari. Se avremo dei sospetti sulla regolarità dell’ala Mercedes non esiteremo a protestare”. Credo che a questi livelli sarebbe da pazzi correre con la consapevolezza di avere qualcosa di irregolare montato sulla vettura“, ha invece detto Toto.

“I Commissari Sportivi ritengono, a loro esclusiva discrezione, che la decisione di non penalizzare Verstappen fosse soggetta al diritto di revisione e che il filmato dell’on-board sia effettivamente nuovo rispetto al materiale a disposizione nell’immediatezza della situazione e che sia rilevante. Tuttavia, non è significativo, dunque i quattro punti chiave richiesti dall’art. 14.1.1 del Codice Sportivo Internazionale non sono soddisfatti e i Commissari Sportivi, pertanto, negano il diritto di riesame della Mercedes”, recita il comunicato ufficiale dei commissari, arrivato mentre Wolff e Horner erano in conferenza stampa.

“Non ci aspettavamo nulla da questa richiesta – ha detto barando un po’ Toto Wolff – lo abbiamo fatto per una ragione di principio e per sgombrare il campo da diversi dubbi. Alla luce di questa decisione pare sia impossibile superare all’esterno, perché Verstappen non ha lasciato spazio per una vettura come di dovrebbe fare e non è stato penalizzato. Inoltre abbiamo voluto far presente che il fatto che i Commissari non avessero a disposizione subito l’on-board di Verstappen è una grave mancanza, perché è una ripresa che può essere uno strumento molto importante in queste situazioni dovessero verificarsi altri episodi simili. Il passato è il passato, andiamo avanti”. 

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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