Quando Toto Wolff fa il signore: sconfitta #Mercedes, vittoria per la #F1. Sarà vero?

“A lost race for Mercedes, but a victory for all Formula 1”. Non si può dire che Toto Wolff, quando vuole, non sia un signore. Come vedete nella registrazione qui sopra il suo commento post gara a Monza è un inno alla sportività. Forse facile da pronunciare quando sai di avere il Mondiale in tasca e un errore da farti perdonare (vedi post con il team radio di Lewis)

Una gara persa per la Mercedes, ma una vittoria per tutta la Formula 1. Toto Wolff applaude il terzo podio più giovane della storia della Formula 1 (dopo quelli di Brasile 2019 con Verstappen, Gasly e Sainz e di Monza 2008 con Vettel, Kovalainen e Kubica) con una dichiarazione che apre il dibattito: è questa la F1 che vogliano? è così che vogliamo divertire gli spettatori?

A giudicare dai dati dell’Auditel non è esattamente la Formula 1 che la gente vorrebbe, almeno in Italia dove probabilmente il ritiro delle Ferrari porta a spegnere la Tv: la media finale Auditel è stata di 1 milione e 800 mila spettatori per la diretta su Tv8 e di 1 milione e 100 mila sui canali Sky, per uno share complessivo del 22.8%, in base ai dati elaborati dallo Studio Frasi e riportati da Calcio e Finanza. La vittoria della Ferrari a Monza del 2019 fece 6 milioni di spettatori in tutto (4,1 in chiaro su Tv8 e 1,9 su Sky) con il 39.1% di share. Per le tv è stato il peggior GP d’Italia dal 1995.

La Formula 1 non è divertente perchè non vince la Mercedes. Lo è stata perchè ha vinto un pilota inatteso e anche improbabile (un pilota che era stato chiamato al pit anticipato per marcare il suo compagno Kvyat con la scusa it’s a joke). La domanda che resta nell’aria è: era necessaria quella Safety Car fatta uscire per la vettura di Magnussen abbandonata là dove il guard rail dipinto di arancione lo cosentiva? O è stata fatta entrare in pista perchè così la gara è stata rimescolata… Conoscendo gli americani…

Ma dalla gara di Monza, la prima senza party mode, emerge anche un’altra novit: senza poter agire sulle mappature del motore la Mercedes in gara ha sofferto parecchio quando doveva inseguire. Senza errore e Safety Car, Hamilton avrebbe vinto in carrozza. Ma quando si è trovato ad inseguire e sorpassare ha avuto le sue difficoltà (sempre meglio di Bottas, comunque). Non potendo aumentare a potenza ha perso più tempo del solito a recuperare. In altre occasioni in passato aveva effettuato recuperi bel più prestigiosi.

Questo significa che quando qualcuno riuscirà a stare davanti alle Mercedes in qualifica in gara potremmo vederne delle belle. Chi, ad esempio ha perso meno di altri, anzi pareaver guadagnato dalla mancanza del party mode è la Renault, futura Alpine.

 

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

3 commenti

  1. Ma a Bottas l’hanno poi restituita quella vittoria che cedette ad Hamilton?…ricordando un episodio della rinomata sportività di Wolff 🤔

    1. Ordini di scuderia, come quello di due GP fa. Vista la differenza tra Hamilton e Bottas, non hanno proprio ragione di esistere. Almeno due anni fà c’era la possibilità di avere qualche penalizzazione o il divieto di utilizzare i cerchi bucati. Oggi non c’è nemmeno questo rischio. Anche se non l’ha mai resa, che cosa sarebbe cambiato ai fini della classifica?

  2. Non credo che la proposta di fare una seconda gara con le posizioni invertite sia tanto valida Su un intero GP le Mercedes sicuramente riuscirebbero a passare, anche se con maggior fatica, tutti gli altri (forse Il Bottas di domenica no). Forse lo spettacolo potrebbe aver qualche vantaggio, ma il risultato finale difficilmente sarebbe diverso. Qui a Monza il recupero di Hamilton non è riuscito perchè aveva solo metà gara a disposizione; con un intero GP a disposizione sicuramente sarebbe riuscito a recuperare i 17 secondi di svantaggio. Senza considerare che, se Mercedes sapesse di dover iniziare ultima, si attrezzerebbe diversamente per affrontare un GP in “salita” anzichè uno da condurre, presumibilmente, in testa.

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