Principe. Eroe. Re. Più forte di tutto e di tutti. Mago. Liberate la fantasia per celebrare Charles Leclerc è una vittoria che riapre il sogno mondiale della Ferrari.










Giorgio Terruzzi, Corriere della sera: “Un trionfo imperfetto e anche per questo magnifico; una corsa che sembrava favorevole in tutto e per tutto, trasformata in una sofferenza collettiva e quindi in un sollievo da doccia tiepida e meritata. Restano molti i punti di scarto tra i due litiganti ma abbiamo due vittorie Ferrari nelle ultime due gare, confortate dal rendimento convincente sulla distanza. Di contro, restano le fragilità, resta la fatica, mentre la situazione classifica, per i piloti Ferrari, chiude il tema gerarchie interne
Stefano Mancini, La Stampa: “Così veloce, così fragile. La Ferrari esce vincente dal Red Bull Ring, il circuito di casa dei rivali nel cuore della Stiria. Una settimana fa aveva conquistato Silverstone, pista simbolo del motorsport inglese. Ma al traguardo arriva solo una macchina, quella di Leclerc con l’acceleratore bloccato e il pilota che via radio urla di gioia e di sollievo Sainz, lui, non ce l’ha fatta. Il conto dei danni sarà fatto a Maranello a partire da domani: facile prevedere che le fiamme abbiano distrutto tutto e che il pilota spagnolo vada in penalità nel Gp di Francia (24 luglio) per la sostituzione dei pezzi inutilizzabili. Sainz è distrutto: pensava di essersi sbloccato con la vittoria in Inghilterra e si ritrova di nuovo lontano dal compagno di squadra, a cui ora dovrà prestare soccorso in qualsiasi occasione”.
Alessandra Retico, Repubblica: “La felicità che gli mancava da aprile, ultimo successo con la macchina che a Melbourne definì la bestia, se la deve sudare. gomme, lo fiuta. Charles guida con il corpo, chissà se con la parte con la quale Niki Lauda, spirito che manca e non solo da queste parti, reputava centrale nel pilota”.
Andrea Fanì, La Gazzetta dello sport: “Questa è una Ferrari che va all’attacco, e non tanto per necessità di recuperare quei 38 punti dalla vetta del Mondiale Piloti; è una Ferrari che va all’attacco perché ha un pilota che non conosce altro stile che questo, non ha altra indole che questa orgogliosa ricerca della vittoria, della sublimazione della performance”.
Fulvio Solms, Corriere dello sport-stadio: “Tre sorpassi a Verstappen e tutti in pista. C’è il tocco della perfezione nella gara di Charles Leclerc. L’incerta affidabilità è una spada di Damocle che resta appesa sulla Ferrari e ieri ha negato una doppietta sicura”
Fabio Tavelli, il Foglio: “Le fiamme che hanno avvolto la rossa di Carlos Sainz al 58esimo giro sono però il lato oscuro della medaglia di Maranello perché certamente lo spagnolo sarebbe arrivato secondo dietro il compagno di squadra e avrebbe dato punti per la classifica costruttori (in una domenica da zero per Sergio Perez dopo una sfortunata collisione con Russell nel primo giro) e ne avrebbe tolti a Verstappen”.
Tre giorni fa e settimana scorsa mr. bean8 era sulla graticola responsabile di non sapere creare una strategia e non decidere tra prima e seconda guida. Oggi non se ne ricorda più nessuno e tutto è “bellissimo”. L’affidabilità potrebbe ancora essere un problema e le penalizzazioni arrivare ancora.