Rassegna stampa: dal capolavoro #Hamilton agli errori #Ferrari sognando con #Morbidelli e ValeRossi

Rassegna stampa domenicale tra Hamilton e la Ferrari, tra un capolavoro e la sagra degli errori Ferrari oltre ai sogni italiani in a MotoGp. Grazie a loslalom.it

Lewis Hamilton ha rischiato di partire per 15esimo. Ha fatto un ultimo tentativo per qualificarsi all’ultima sessione un secondo prima dello scadere e ha fatto la pole position. “Fuoriclasse lui e giganti quelli del muretto” considera Daniele Sparisci su Corriere della sera, mentre le Ferrari sono di nuovo oltre le prime dieci, e scrive: “Un pianto. I colpevoli? Vettel, per primo. Ha spinto, è inciampato su un cordolo finendo a muro. Fra sospensioni e braccetti divelti, si è messo a raccogliere frammenti d’ala. Che scena triste, purtroppo già vista. Per un pasticcio diverso Leclerc scatta undicesimo. Furibondo, è sbottato contro il muretto: «Mi dicevano che-avevo solo 1-2 secondi di margine e invece erano di più. Ocon, dietro di me ce l’ha fatta a passare». Non è la prima volta che perde le staffe quest’anno, e va compreso”.

Vettel e Leclerc hanno anche rischiato l’impatto. “È andata bene”, ho scritto su il Giornale: “Vettel che finisce contro un muro – si legge – perdendo due volte la macchina in quattro curve in qualifica, è un episodio abbastanza inedito anche per il Seb pasticcione degli ultimi anni. Ma finire contro un muro e rimbalzare in mezzo alla pista proprio davanti al compagno in uscita da una curva cieca è qualcosa che va ancora oltre. La stagione Ferrari, già devastante per i risultati terribili (per la terza volta nessuna auto in Q3), ha rischiato di trasformarsi in qualcosa di ancora più doloroso. Se Charles non avesse avuto i riflessi prontissimi l’impatto avrebbe potuto avere un effetto tragico per tutti e due i ferraristi, anche se le monoposto di Formula 1 non sono fragili come quelle americane dei tempi di Zanardi”.

Fulvio Solms sul Corriere dello sport-Stadio l’ha descritta così: “Leclerc gli è passato a una spanna. Poi da parte sua è stato tutto uno sbuffare, un tirar colpetti secchi a destra e a manca per smaltire la rabbia, mentre Vettel era calmo dentro il suo abitacolo, fin troppo, pur respirando di sollievo dopo la botta e lo spavento. E’ normale che il linguaggio del corpo espresso dai due diverga in modo quasi scenico: visto come va la macchina e il tempo richiesto da un pieno ritorno alla competitività delle Rosse, per Charles il privilegio di un contratto fino al 2024 rappresenta anche una tagliola chiusa attorno alla sua caviglia, così come per Vettel l’onta di essere stato scaricato è anche un po’ liberazione. Leclerc è uscito dall’abitacolo che era una pentola a pressione col fischio”.

Su Motorsport.it si pone l’accento sull’errore del box ferrarista con ammissione di colpa: «Leclerc ha così iniziato il giro conclusivo, ultima chance di entrare in Q3, molto vicino a Kvyat, usufruendo della scia del russo fino alla staccata di curva 2, ma non gli è stato possibile scavalcare l’Alpha Tauri, trovandosi nelle successive curve in aria sporca e con la conseguente impossibilità a completare un giro veloce. Leclerc non l’ha presa bene, perché con una gestione più meticolosa del countdown nel giro d’uscita dai box ci sarebbe stata la possibilità di lanciarsi mantenendo una distanza maggiore da Kvyat (Charles è transitato sul traguardo 5″5 prima della bandiera a scacchi della Q2) come ha confermato anche Esteban Ocon, che è riuscito a completare il suo giro lanciato pur essendo alle spalle della Ferrari numero 16 di 2″5 »

“Da parte nostra, in futuro, cercheremo di aiutarlo meglio a valutare il margine a disposizione, in modo più efficace”, ha commentato Laurent Mekies, ammettendo di fatto che il lavoro al muretto del Cavallino non è stato impeccabile.

Ma oggi è anche giorno di MotoMondiale (sempre grazie a loslalom.it):

E se fosse possibile fare all’improvviso sogni grandi, ma davvero grandi? Franco Morbidelli se lo sta domandando, scoprendosi il più veloce della settimana nella terra del più veloce degli ultimi anni, nella Catalogna di Marc Márquez. Partirà in pole position dopo aver fatto segnare il miglior tempo già nelle libere. Nel Mondiale più pazzo, più democratico e dal passo in classifica più lento di sempre, anche Morbidelli può inserirsi nella lotta al titolo. 

Valentino Rossi con il terzo tempo rilancia le sue ambizioni, nel giorno in cui annuncia l’accordo per il 2021 con Yamaha Petronas, dove farà coppia proprio con Franco Morbidelli. Così – scrive Paolo Lorenzi su Corriere della sera – “il talento li ha messi di fianco domani, il destino li metterà insieme l’anno prossimo. Franco e Vale, l’allievo e il suo mentore”. Partono in prima fila. C’è Quartararo tra loro, mentre il leader mondiale Dovizioso è dietro, troppo dietro, diciottesimo tempo, per poter credere che stasera sarà ancora in testa a una classifica così stretta e lunga. Non è entrato neppure nella Q2.

Maria Guidotti su il Giornale scrive che quel 2021 di fine contratto per Valentino non è necessariamente il segno di un addio alle porte. “Il rinnovo è di un anno – scrive – ma solo perché il contratto tra la Yamaha e il team Petronas scade a fine 2021. Di fatto, Vale potrà rinegoziare il contratto a metà della prossima stagione”. Non la chiameremmo eternità se avesse una data di scadenza. Mirco Melloni sul Corriere dello sport-Stadio scrive che “Barcellona ha confermato, finora, anche ciò che Valentino sentiva dentro di sé: continuare almeno per il 2021 è tutto tranne che una follia”.

Lui, Valentino, dice: «Chiamatemi ancora the Doctor. Se c’è una lezione che vorrei dare è che si può correre ancora alla mia età. Per farlo oggi ci vuole passione e sacrificio perché siamo dei veri atleti».

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

1 commento

  1. Ormai non c’è nemmeno più gusto a parlare male dei ferraioli e dei loro piloti. E’ una squadra totalmente allo sbando, meno professionale anche della Williams. Mr. bean8 dovrà renderne conto a qualcuno o il prossimo anno sarà ancora al suo posto? quest’anno avrà la faccia tosta di darsi un bell’8 come lo scorso anno perchè “più di così non poteva fare”? Tanto Cammilleri gongola per la ferrari auto, per il vino prodotto dalla moglie e per le sue grazie, Elkan si tiene stretta la juventus e sono tutti contenti. Domenicali, secondo me, gli avessero offerta QUESTA ferrari, l’avrebbe rifiutata. Qui c’è da rifare tutto e stanno anche demotivando Leclerc. Discorso opposto per il quattrovoltecampionedelmondo che il prossimo anno avrà nuovi stimoli all’Aston Martin “gemellata” con Mercedes

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