Rassegna stampa tra griglia stravolta e i sogni di Sainz

Lo strano duello da fondo griglia tra Max d Charles visto dai quotidiani di oggi. Tra Spa, Audi e i sogni di Sainz

Daniele Sparisci, autore ieri di una bella intervista Leclerc, sul x parla di “un Mondiale ribaltato. Nel senso letterale del termine. Stefano Domenicali, capo della F1, cerca nuove idee per animare ancora di più i fine settimana di gara, ma qui in Belgio il movimento c’è già. Così lontani, così vicini. Su una pista severissima, dove le vie di fuga in asfalto sono state trasformate in piscine di ghiaia. Insidie in più per la rimonta, e un esercito di «sanzionati» con cui fare i conti: Ocon, Bottas, Norris, Schumacher. Sei piloti su venti saranno relegati in fondo per sostituzioni di parti meccaniche oltre i limiti del regolamento. Il risultato è che oggi ci saranno due qualifiche in parallelo”.

Fulvio Solms sul Corriere dello sport-stadio considera: “Andate a chiamare Giorgio Parisi, Nobel per la fisica e teorico dei sistemi complessi, per spiegare la griglia del Gran Premio del Belgio. Alla ripresa dopo la sosta estiva erano in programma molti cambi di motore con conseguenti penalità, ma quel che è avvenuto ieri a Spa-Francorchamps ha superato ogni attesa Non sono escluse oggi nuove sostituzioni con conseguenti penalità (Alpha Tauri?) e comunque tutti questi arretramenti avranno l’effetto di un petardo sotto il castello di carte costruito dalle qualificazioni. La promessa è quella di tanti sorpassi e grande spettacolo”.

Parola a Carlos Sainz intervistato da Stefano Mancini per la Stampa

Qual è lo sport più pericoloso che ha praticato in vacanza?

«Il surf con foil» risponde Carlos Sainz. Parliamo di tavole che planano sull’acqua spinte da motori elettrici, una delle ultime trovate da spiaggia. 

La Ferrari non dice nulla?

Il 1° settembre compie 28 anni. È l’età migliore per un pilota?

«No, sanno che sono abbastanza responsabile. E poi sono sempre in giro a fare sport, un margine di rischio è inevitabile». 

«È una bella età. Sono arrivato in Formula 1 che ne avevo venti, non so dove siano finiti gli ultimi otto, ancora non ci credo. Il tempo vola, però l’ho sfruttato al massimo. Sono arrivato dove volevo e sono felice».

Perché ha scelto la Formula 1 invece dei rally?

«Perché a 10 anni quando accendevo la tv vedevo Fernando Alonso che vinceva. Mi ha fatto innamorare della F1, volevo essere come lui, andare alla Ferrari. Era l’età dei sogni».

Come fa a divertirsi con il golf? È l’estremo opposto dell’automobilismo.

«Quando sei al volante dipendi da tanti fattori fuori dalla tua portata, mentre nel golf non hai problemi di pit stop, gomme, motori, macchina, strategie. Sei tu con il tuo swing, la pallina e la mazza. Poi stai all’aria aperta e per tre o quattro ore non guardi il cellulare. Mi rilassa».

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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