Rassegna stampa dopo la prima pole stagionale che premia Verstappen e la Red Bull.
Il punto non è tanto che in pole position nel primo GP dell’anno a Sakhir ci sia Verstappen (quarta volta in carriera) e non Lewis Hamilton che ne ha messe insieme novantotto. Questo è il campo del chi, ma forse ha un senso tenere gli occhi stamattina sul campo del come, o meglio ancora del quanto. Quattro mesi fa in Bahrain la Mercedes del campione del mondo dava 4 decimi alla Red Bull dell’olandese e adesso li ha presi. Non solo. Hamilton dava due secondi e un decimo di distacco a Leclerc e adesso sono meno di tre decimi. C’è una Alpha-Tauri tra le prime cinque (Gasly) e c’è una Red Bull fuori dalle prime dieci (Pérez). Aspettando la gara che è sovrana sulla pole, come la pole è sovrana sulle prove libere, il sospetto è che qualcosa si sia rimescolato. Quel che non cambia è il rendimento di Vettel: con il terzultimo tempo in Q1, davanti ai soli Schumacher e Mazepin sulle loro Cenerentol-Haas.
In diretta su Sky Sport, Carlo Vanzini faceva notare ieri che nelle coppie, tra compagni di squadra, sono andati meglio i piloti che non hanno cambiato macchina. Perché c’è stato meno tempo tra la fine della stagione 2020 e l’inizio della 2021. Con l’eccezione di Ricciardo e Alonso: i più esperti. Per Fulvio Solms sul Corriere dello sport-Stadio si tratta di “un bel ricominciare, con qualcosa di nuovo da scoprire e raccontare”.
Giorgio Terruzzi sul Corriere della sera chiarisce che “la Ferrari non può vincere, farà fatica a confermare in gara il risultato delle qualifiche, ma in pochi km ha segnalato una reattività dei progettisti provvidenziale, pensando alla creatività, alla qualità, alla concretezza da applicare alla Ferrari del prossimo anno, quando tutti avranno l’opportunità per puntare al ruolo prima forza”.
La Gazzetta ha eletto top e flop delle qualifiche