Rassegna stampa sulla Sprint Race di Baku: Ferrari sulla via della guarigione, ma non ancora del tutto in forze sul passo gara dove la Red Bull continua a volare e non sempre Max troverà un Russell sulla sua strada…
Fulvio Solms per il Corriere dello Sport-Stadio scrive che “nello svelamento della Formula 1 bonsai – piccola qualifica per piccola gara – la Ferrari ha dato segnali di vitalità proporzionati al contesto, piccoli insomma. Ma basta un sorso per dare sollievo a noi assetati”.
Luigi Perna sulla Gazzetta dello sport considera: “Se Charles Leclerc avesse potuto mettere a frutto almeno la metà delle 19 pole position che ha conquistato da quando corre con la Ferrari, adesso il suo bottino di vittorie in F.1 sarebbe ben più cospicuo. Ma il pilota monegasco troppo spesso perde quello che costruisce in qualifica con la velocità e il talento, a causa di una macchina con tanti limiti. Ieri, in Azerbaigian, si è vista la fotografia di questa amara realtà”.
Alessandra Retico su Repubblica considera: “Non è la rossa opaca del Bahrein e di Gedda, semmai quella più arzilla di Melbourne nonostante lo zero in classifica, ma la Ferrari deve lavorare ancora molto sul degrado gomme per splendere come sul giro secco come fa Charles, specialmente qui, circuito cittadino che gli piace molto e dove non a caso è stato per 3 volte di fila, anzi 4 con quella della sprint, il più veloce in qualifica. Anche con macchine inferiori a questa (2021). Aston Martin e Mercedes disinnescate. E poi Baku è imprevedibile (5 vincitori diversi in 5 edizioni), temperature e pista oggi saranno diverse e allora chissà”.
Stefano Mancini su la Stampa considera che “la doppia pole aveva entusiasmato, e anche un po’ illuso, la Ferrari. La gara sprint ha confermato che la Red Bull in gara rimane imprendibile e sul circuito cittadino di Baku è facile sorpassare. Verstappen non ha lottato per il secondo posto solo perché aveva una fiancata sfondata. Via radio il campione del mondo ha dato del «c..one» a Russell, ritenendolo responsabile, e al traguardo i due hanno litigato Esiste sempre l’effetto sorpresa: in questo fine settimana non c’è stata una sola sessione senza incidenti che poi hanno comportato safety car e bandiere rosse. Altra curiosità: da queste parti nessun pilota ha mai vinto più di una volte. La Ferrari è a zero”.
Daniele Sparisci per il Corriere della sera aggiunge che “una pole vera (vale per il Gp di oggi), una «minipole» nelle qualifiche shootout, e secondo posto nel mini-Gp. In due giorni, non è male. Questo non è un podio ma è come se lo fosse, per il morale. È anche un momento di campagna acquisti: la Ferrari sta tentando di soffiare pezzi grossi alla Red Bull, pescando fra i collaboratori stretti di Newey, fra questi ci sarebbe l’italiano Enrico Balbo. Lo scontro sui tempi di rilascio di Mekies andrebbe inserito nell’ambito di un intrigo di mercato. Vedremo”.








