Ricordando Enzo 34 anni dopo. Gli piacerebbe la Ferrari di oggi? Quasi tutta a cominciare da Le Mans

La Ferrari ha deciso di ricordare il suo fondatore a 34 anni dalla scomparsa con un bel ritratto disegnato da Flavio Manzoni l’uomo che mette la firma a tutte le Ferrari di oggi è di domani. Una bella idea.

“Un’immagine, come si suol dire, vale più di mille parole, ma il nuovo ritratto speciale che celebra la vita di Enzo Ferrari si misura in anni, 75 per l’esattezza”

“In realtà, l’eredità di Enzo va ben oltre la 125 S, quel V12 da 1,5 litri che 75 anni fa annunciò la nascita del Cavallino Rampante. Il DNA sportivo di Ferrari è stato forgiato nel fuoco dei campionati di endurance all’inizio del secolo scorso, eventi epici come la Mille Miglia lungo l’Italia e la Targa Florio in Sicilia, in cui i piloti dovevano percorrere l’intera isola a velocità da capogiro”

“Avendo partecipato come pilota a questi eventi, Enzo Ferrari imparò in prima persona cosa occorreva per realizzare un’auto vincente e portò la sua preziosa esperienza a Maranello per costruire la sua eredità”

“Oggi, un ritratto speciale realizzato da Flavio Manzoni, Head of Design di Ferrari, commemora l’anniversario della scomparsa di Enzo Ferrari, catturando quei magnifici esordi nelle corse ricchi di coraggio e ambizione”.

Sul sito http://www.Ferrari.con potete vedere il video del making of…

Ma la domanda e’: la Ferrari di oggi piscerebbe a Enzo Ferrari? Se guardiamo le auto non credo ci diano dubbi. La Ferrari sta mettendo in strada auto al passo con i tempi soddisfacendo le voglie di ogni tipo di cliente da chi le vuole guidare in pista a chi vuole viaggiarci con la famiglia. A settembre verrà presentato ufficialmente anche il Suv. Chi crede che Enzo inorridirebbe all’idea non sa quel che dice: il Purosangue sarà un’auto sportiva comoda per quattro persone. Ferrari non era stato il primo a volere una 2+2? Quindi avrebbe apprezzato così come apprezzerebbe la ricerca verso una Ferrari elettrica ad altissime prestazioni (e magarti anche con un suono che continui a essere sinfonia).

Quello che forse non apprezzerebbe e’ la collezione di moda firmata Ferrari. Quella proprio gli farebbe girare le scatole. Vanno bene certe collezioni per i clienti e i tifosi ma certe cose proprio non gli aggraderebbero.

Resterebbe da capire il suo pensiero sulla Formula1. Amerebbe Leclerc e probabilmente anche Sainz. Sarebbe una belva a vedere certi errori in pista. Ma visto che anche lui sa quanto e’ difficile vincere apprezzerebbe questo ritorno alla competitività dopo anni bui. Gli ricorderebbe alcuni anni vissuti personalmente.

La cosa che più gli piacerebbe e’ forse il ritorno a Le Mans per vincere davvero nella categoria dove l’ultimo successo risale ai suoi tempi. Mamma mia come gli piacerebbe la nuova avventura affidata ad Antonello Colletta. Certo poi bisogna vincere perché a lui il solo partecipare non è mai interessato troppo.

Gradirebbe un presidente più presente, più aggressivo. Perché le azioni che corrono in Borsa fanno piacere, ma conta anche tutto il resto è la voce del padrone deve farsi sentire più spesso come quando a parlare era lui.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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