
Una settimana dopo i test, la Formula 1 è pronta a ripartire davvero dal Bahrain, prima delle 23 tappe in calendario quest’anno.
Il Gran Premio del Bahrain si corre su un tracciato nel deserto del Sakhir. Il vento può portare talvolta la sabbia in pista, influenzando così il livello di grip durante le sessioni. Tra le gare di supporto ci saranno anche le monoposto di F2 e F3 che potranno così influenzare la track evolution.
Il Bahrain International Circuit, ha riservato in passato incidenti spettacolari, causati da incomprensioni tra monoposto che uscivano dai box e altre che sopraggiungevano in rettilineo.
Secondo i tecnici Brembo il Bahrain International Circuit rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 4, lo stesso valore di una storica pista come Spa-Francorchamps che però si differenzia per lunghezza e conformazione.
In ogni giro del Bahrain International Circuit il piloti di F.1 utilizzano i freni 8 volte per complessivi 15,9 secondi, complici 4 frenate da oltre 2 secondi l’una, spalmate lungo l’intero tracciato. La presenza di 15 curve, tre delle quali da meno di 90 km/h, fa sì che solo in un punto della pista le monoposto superino i 300 km/h.
Le curve 10 e 11 sono le sole consecutive in cui si azionano i freni, anche se sono separate da un rettilineo che consente all’impianto frenante di respirare. Le decelerazioni massime non superano mai i 4,3 g mente il carico complessivo sul pedale del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi è di quasi 53 tonnellate per ciascun pilota.
Delle 8 frenate del GP Bahrain 4 sono considerate altamente impegnative per i freni, 3 sono di media difficoltà e la restante è light.
La più dura per l’impianto frenante è quella alla prima curva perché le auto beneficiano di un rettilineo di 1,1 km: le monoposto si affidano ai freni a 323 km/h e scendono a 80 km/h in soli 124 metri. Per riuscirci i piloti frenano per 2,79 secondi esercitando un carico di 129 kg sul pedale del freno.
Nella prima gara dell’anno, il degrado degli pneumatici sarà un fattore chiave per la definizione delle strategie. L’anno scorso, ad eccezione di un solo pilota, tutte le vetture si sono fermate tre volte, invece delle due ipotizzate, per l’ingresso di una safety car. Il vincitore Charles Leclerc (Ferrari) aveva corso i primi due stint su P Zero Red soft, sostituendola in quello finale con la medium. Il regime di safety car ha consentito al monegasco di montare nuovamente la soft e arrivare alla bandiera a scacchi prima del compagno Carlos Sainz.
L’asfalto del Bahrain International Circuit è uno dei più abrasivi della stagione e il layout della pista, composto da curve affrontate a bassa e media velocità, sottopone gli pneumatici prevalentemente a carichi di trazione e frenata. Il tracciato richiede inoltre una buona stabilità sull’asse posteriore.
Un fattore da tenere in considerazione è l’escursione termica. La temperatura dell’asfalto può raggiungere i 45 gradi di giorno mentre cala di almeno 15 gradi con l’avvicinarsi della sera. FP2, qualifiche e gara, disputate alle 18, avranno quindi condizioni differenti dalle restanti prove libere, programmate per il primo pomeriggio.
La nuova C1 debutta alla prima gara della stagione, sul circuito di Sakhir. Pirelli ha aumentato a sei il numero di compound tra cui sceglie il tris di mescole più adatto per ciascuna pista del campionato. La nuova mescola C1 è il compound intermedio tra la più dura C0 (utilizzata nel 2022 come C1) e la C2, rimasta invariata.
Pirelli ha nominato per il Gran Premio del Bahrain la mescola C1 come P Zero White hard, C2 come P Zero Yellow medium e C3 come P Zero Red soft. I team avranno a disposizione 2 set di hard, 3 di medium e 8 di soft per ciascuna vettura, oltre alle abituali allocazioni di Cinturato Intermediate e Full Wet.
La gara scatterà dopo il tramonto e quindi si disputerà sotto le luci artificiali ma la presenza dei copri cerchi lenticolari, introdotti nel 2022, impedisce di ammirare l’incandescenza dei dischi in carbonio. Proprio in frenata le monoposto recuperano energia che poi utilizzeranno nelle altre fasi di gara.
L’individuazione di nuovi modi di sfruttamento dell’energia è uno dei capisaldi di Brembo che non a caso si ispira al principio “Turning energy into inspiration”. L’obiettivo è di garantire agli automobilisti un’esperienza di guida unica, combinando le esigenze della mobilità domani con la digitalizzazione e la connessione.
Consigli per videogiocatori
Quando affrontate la Curva 1 del Bahrain International Circuit nel videogioco Formula 1 ricordatevi delle auto che escono dai box per evitare spiacevoli contatti. La frenata va iniziata prendendo a riferimento il cartello dei 100 metri. Solo dopo aver superato quello dei 50 metri si inizia a sterzare a destra, evitando il cordolo per non essere sbilanciati e così perdere potenza.
Qualifiche e gara alle 16 in diretta Sky. Race Anatomy alle 20