
Il 2 luglio del 1998 usciva dallo stabilimento di Hambach la prima Smart. Lunga poco più di due metri e mezzo, la biposto compatta entra negli spazi di parcheggio anche in senso trasversale e inaugura una categoria tutta sua. Commercializzata in 46 paesi ha raggiunto i 2,2 milioni di unità vendute. Smart si conferma marchio orientato all’innovazione: l’intera gamma diventerà full electric entro il 2020.
Io ti guardavo con sospetto. Come in una canzona di Baglioni. Tu mi sorridevi e mi tenevi stretto stretto… Potrebbe cominciare anche così il mio racconto della Smart, la quattro ruote che più di ogni altra ha cambiato il modo di intendere le auto nel mondo e non solo in Italia, la nazione che più di tutte le altre ama (e compra) la piccola di casa Mercedes.
La Smart, il cui nome nasce dall’acronimo di Swatch Mercedes ART, è l’esempio di come un sogno possa diventare realtà. All’inizio la piccola quattro ruote era un’idea meravigliosa di Nicolas Hayek, l’uomo che aveva già reinventato gli orologi con gli Swatch. Lui voleva un’auto piccola, possibilmente elettrica e preferibilmente da condividere. Smart oggi è tutto questo. Presto verrà prodotta solo elettrica (2020). Condivisa lo è già essendo la vettura simbolo del Car Sharing. Piccola lo è sempre stata anche se ogni tanto si monta la testa e vuole far entrare nell’abitacolo quattro persone con la versione allungata.

L’altro giorno parlavo di auto con un amico. E, sogni irrealizzabili a parte, alla fine gli ho confessato: per come uso l’auto oggi, non avessi un camion aziendale, mi comprerei una Smart, magari anche elettrica. Comoda anche per chi è molto alto e abbastanza largo, come me. Maneggevole. Facilissima da parcheggiare. Fin divertente da guidare. In città o viaggi in scooter (e io sono un tre ruotista) oppure non vedo mezzo migliore per muoversi.
In Italia nel 2017 l’hanno acquistata più di 26 mila persone. In 20 anni più di mezzo milione di Smart sono state vendute nel nostro paese. Un record. Nel mondo invece sono state consegnate più di 2 milioni di Smart in 20 anni…
Smart è insomma una storia di successo anche se quando cominciò vent’anni fa non fu tutto semplice, tanto che la partnership con Swatch poi si esaurì e Smart divenne una perla dell’universo Daimler. Il debutto fu ritardato per i problemi della classe A con l’alce. Ricordate quei ribaltamenti durante il test dell’alce (sterzata improvvisa)… Ma a ottobre 1998 eccola: tre cilindri, turbo a controllo elettronico, appena 799 cc per una notevole potenza di 41 cv a 4100 giri minuto e una coppia di 100 Nm a 1800 giri e consumi da record: 3,4 litri per 100 chilometri.
E adesso un futuro elettrizzante con l’intera gamma che tra due anni sarà full electric.