Pagelle catalane Ferrari sgonfiata

hAMILTON
Lewis Hamilton festeggia la vittoria catalana

Pagelline in crema catalana. Dolci, ma con quel po’ di bruciacchiato che rende tutto più gustoso e saporito. La Ferrari doveva vincere, non solo ha perso, ha perso male e ora tutto diventa più complicato. Non sarà stata solo colpa sua, ma non basta per ritrovare subito il sorriso. Servirà lavorare e molto. Compito che a Maranello sanno assolvere molto bene. Per questo non credo sia già finita qui. Anzi… La Ferrari si è sgonfiata, ma sono abbastanza certo che qualcuno la rigonfierà…

10 a Hamilton in modalità hammer in qualifica e in gara. È tornato e nonostante quelle inguardabili treccine si è confermato l’uomo da battere anche in questo 2018. Regalargli la vittoria a Baku è stato un errore fatale. Gli ha ridato la fiducia persa. Ora riportargliela via sarà complicatissimo.

9 a Vettel. Il piazzamento finale è bugiardo. Lui c’era, questa volta è mancata la Ferrari.

8 a Bottas. Lo ha battuto solo Hamilton anche se il confronto con Vettel lo aveva perso due volte, al via e poi al rientro dopo il cambio gomme.

7,5 a Magnussen. Zitto zitto ha piazzato la Haas dietro ai grandi. Guida senza sbagliare e visto il compagno di squadra è già una bella cosa…

7 a Leclerc. Ancora a punti con l’Alfa Sauber. Il baby cresce e con quella faccia può arrivare lontano.

6 a Verstappen. Sul podio, ma anche questa volta ha rischiato di rovinare tutto andando a tamponare Stroll e distruggendosi l’ala. Poi qualcuno ci spieghi perché con un’ala distrutta le monoposto vanno anche meglio, mentre basta una grattugiata alle gomme a complicare la vita.

5 alla Ferrari. Perché il campanello d’allarme suonato per due volte con i motori di Kimi non trasmette buone sensazioni…

4 a Barcellona. Città fantastica, ma su questa pista sorpassare è sempre più difficile. Ci sarà un motivo se in 28 Gran Premi,  21 volte ha vinto chi partiva dalla pole…

3 ai commissari Fia. La mini punizione (tre posizioni sullo schieramento a Monaco) data a Grosjean è davvero sproporzionata al pasticcio combinato con cui ha fatto fuori due avversari incolpevoli. Le punizioni devono essere dure (e Max non può passarla sempre liscia).

2 alla Pirelli. Non è solo colpa delle gomme se la Ferrari è crollata, d’accordo. Ma basta il dubbio che le dichiarazioni di Seb & c. insinuano a far pensare male.

1 alla Williams. Insistere con Sirotkin che si gira dietro alla Safety quando si ha in squadra Kubica è più che autolesionismo.

0 a Grosjean. Tentare un 360 in mischia alla terza curva è come buttarsi senza paracadute da un aereo in volo. Per fortuna le F1 di oggi sono più sicure di un conto in banca.

 

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

3 commenti

  1. Esimio Zapelloni , dubbi e insinuazioni fanno parte del pedigree italico.
    Quando non vincono le rosse deve esserci qualcuno che l’ha fatta sporca. Sempre
    Viva la sportivita’
    Saluti

  2. 5 a Vettel personalmente non era ieri la gara da giocare all’attacco. Si è visto subito che sarebbe andato su due soste e forse anche Kimi sarebbe andato su una. Questa secondo me era una gara da portare solo punti a casa senza ambizioni velleitarie di vittoria.
    4 Ferrari. Come Le ho già scritto contro Mercedes e Hamilton per vincere un mondiale oggi c’è bisogno di due macchine e due piloti motivati. Poi quest’anno qualcosa non va ai Pit Stop…
    0 Pirelli. A favore di sicurezza si dovrebbe dare indicazioni di un range di settaggio della macchina. Mescolare così le carte con gomma variata significa creare un precedente pericoloso che può determinare capovolgimenti ai vertici, rispetto alle impostazioni fatte sulla preparazione al campionato. In Ferrari è vero che sono bravi ma in questi anni non lo sono mai stati quanto gli altri a crescere durante l’annata.
    0 Red Bull. Max ne ha combinata un altra. Ma dove è finito Ricciardo? Gara troppo in ombra rispetto a quello che ci aveva fatto vedere fin’ora. Continuo a sostenere che nonostante il talento di Max il pilota su cui dovrebbero puntare a ora è Ricciardo. Ma si sa in F1 gli sponsor pesano (vedi Sirotkin per dirne uno citato oggi da Lei)
    10 a Leclerc ma anche a Magnussen, Alonso, Sainz…. Mi sono appassionato alla F1 sin da piccolo visto che nella mia famiglia la domenica si guardavano le ‘corse’ e non il calcio. Mi ricordo che i vecchi e i meno vecchi ogni domenica facevano sempre lo stesso commento: “il vero spettacolo lo danno nelle retrovie, nella grande battaglia che fanno i piloti anche per un solo punto. Ci sono giovani emergenti e campioni che non hanno potuto ambire a sedili di vertice…”. Aggiungo che questi danno spettacolo e fanno sorpassi in quasi tutte le piste, compreso Barcellona…
    La Red Bull è un gioiello eccezionale in aerodinamica e telaio. E’ anche per questo che i suoi piloti in determinate condizioni sono in grado di dare uno spettacolo che gli altri spesso non ne sono in grado. Ed è anche proprio per queste caratteristiche che Max si sente padrone di girare in un fazzolletto commettendo errori di ingenuità e forse di valutazione per troppa fiducia nella macchina. Infatti non è un caso che ho scritto sopra che Ricciardo lo vedo più prima guida in quanto è in grado di gestirsi e gestire meglio la macchina in più condizioni.

    1. E’ più cattivo di me ma il suo post è utilissimo ad allargare la discussione. Grazie

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