Trent’anni fa il capolavoro di #Mansell in #Ferrari

Trent’anni fa in Ungheria, Nigel Mansell conquistò quella che rimane una delle sue vittorie più belle, risalendo dal 12° posto sullo schieramento di partenza e sorpassando uno dopo l’altro tutti i migliori.

Era il 13 agosto, un anno dopo la morte di Enzo Ferrari. Il Leone era ferito dopo una qualifica preoccupante che lo aveva piazzato al 12° posto sullo schieramento con Patrese in pole davanti ad Ayrton Senna.

Quel sabato notte però la Ferrari trovò qualcosa di miracoloso cambiando l’assetto della monoposto e già nel warm up della domenica mattina, Nigel ebbe l’impressione di avere tra le mani una macchina diversa. Certo su una pista dove i sorpassi erano merce rarissima, era difficile prevedere una vittoria…

Nigel quell’anno aveva vinto all’esordio in Brasile con un’altra corsa miracolosa visto che la fragilissima 640 progettata da John Barnard sembrava a vere mille problemi di affidabilità… Cosa che poi tormentò il Leone per tutta la stagione…

In Ungheria Mansell risalì posizione su posizione: ottavo fino all’undicesimo giro; settimo fino al diciannovesimo; sesto il 20° e 21°; quinto fino al 29°; quarto fino al 40°; terzo fino al 52°; secondo per cinque giri dal 53°al 57° e poi in testa dal 58° al 77°.Boutsen, Caffi, Prost, Patrese e poi Ayrton Senna le sue vittime…

La sua Ferrari sembrava di un’altra categoria, inarrestabile. La vedevi volare sulle colline dell’Hungaroring… In una registrazione dell’epoca che ho ritrovato nei miei cassetti emerge la voce stupita e felice del Leone: “La macchina è stata fantastica. E dopo aver superato Senna ho cominciato a credere che avrei anche potuto vincere ma solo dopo la bandiera a scacchi mi sono tranqillizzato perchè quest’anno non siamo sempre stati affidabili… E’ stata una gara entusiasmante perchè davvero ho potuto guidare sempre al massimo e andare a caccia dei miei avversari”. Da quei nastri emerge anche la voce di un Cesare Fiorio al settimo cielo…

In quell’anno la Ferrari non era in lotta per il titolo, ma si stava preparando al grande colpo di fine estate: l’ingaggio di Alain Prost per formare una coppia fantastica con Mansell…

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

1 commento

  1. Grazie del post! Che bei ricordi e quanti sorpassi! A prescindere dalle vittorie o dell’appartenenza ai top team, quale sarebbe la sua personale classifica dei migliori piloti di oggi nei sorpassi? Su questo io confesso un debole per Ricciardo…

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