Triello finale ad Abu Dhabi, istruzioni per l’uso

Per la quinta volta il Mondiale si deciderà ad Abu Dhabi dove sono cominciate negli anni le leggende di Vettel e di Verstappen. E’ la dodicesima volta consecutiva il campionato si chiude negli Emirati dopo che già nel 2009 e nel 2010 l’ultimo round si era disputato qui. L’anno scorso gli spettatori furono 192.000 nell’arco dei quattro giorni, un record destinato a crollare per assistere al triello Norris, Verstappen (- 12), Piastri (- 14).

Il mio pronostico? Gara a Max e Mondiale a Norris. Il mio parere? Lo merita Max che comunque vada uscirà ingigantito da questo campionato anche se dopo 4 anni dovesse lasciare lo scettro.

Istruzioni per l’uso dell’AbuDhabiGp

  • Il Gran Premio di Abu Dhabi si disputa per il diciassettesimo anno consecutivo sul circuito di Yas Marina. La prima edizione, nel 2009, fu vinta da Sebastian Vettel.
  • Il pilota con il maggior numero di successi negli Emirati è Lewis Hamilton, con cinque vittorie e altrettante pole position. Quest’anno l’inglese potrebbe essere raggiunto da Max Verstappen, attualmente fermo a quota quattro.
  • La scuderia del campione del mondo in carica detiene il record di vittorie (7), seguita a una sola vittoria di scarto da Mercedes. Proprio ad Abu Dhabi, nel 2021, il team tedesco conquistò il suo ottavo titolo mondiale, nello stesso Gran Premio in cui Verstappen si laureò campione del mondo per la prima volta.
  • Tutte le edizioni del GP di Abu Dhabi si sono concluse in meno di un’ora e 40 minuti,  e nelle ultime tre il vincitore ha completato i 306,183 km di gara in meno di un’ora e 28 minuti.
  • L’unica eccezione è rappresentata dal GP del 2012, che vide uscire 2 safety car per un totale di 10 giri: in fase di neutralizzazione, a causa delle basse velocità, i freni possono facilmente surriscaldarsi perché viene meno il flusso d’aria che li raffredda quando i piloti possono spingere liberamente. Quella gara fu vinta da Kimi Raikkonen al volante della Lotus.
  • Yas Marina è un circuito moderno e all’avanguardia che per 13 volte ha ospitato la gara finale del campionato di Formula 1. Il tracciato emiratino, lungo 5,281 chilometri e con 16 curve, è ben conosciuto dai piloti perché è anche sede abituale dei test post stagionali.
  • Progettata da Hermann Tilke, la pista è stata rinnovata quattro anni fa riducendone leggermente la lunghezza ma rendendola più veloce e scorrevole e offrendo maggiori opportunità di soprasso, specialmente sul lungo rettilineo di 1,2 chilometri posizionato tra le curve lente 5 e 6.
  • Un altro tratto interessante della pista è il passaggio che attraversa le curve 10, 11 e 12 dove i piloti sono costretti a forti frenate che generano impegnativi carichi laterali sulla vettura.
  • L’asfalto, realizzato con aggregato di granito importato dall’Inghilterra, ha un livello di rugosità e un’aderenza media. Per rimuovere alcuni tratti sconnessi, il manto è stato rifatto quest’anno tra la prima e la quarta curva.
  • Come per tutte le gare notturne, anche ad Abu Dhabi ci sarà un’importante escursione termica tra le prime sessioni della giornata e le ultime. Le condizioni della pista potranno pertanto mutare a seconda della parte di giornata in cui le monoposto scenderanno in pista ma anche per via della gommatura che le gare di supporto, inclusa la Formula 2, forniranno.
  • Secondo gli ingegneri del Gruppo Brembo lo Yas Marina Circuit, lungo 5.281 metri, rientra nella categoria dei  tracciati mediamente impegnativi per l’impianto frenante. 
  • Su una scala da 1 a 5, si è meritato un indice di difficoltà pari a 3, pur contando 9 frenate al giro, 4 delle quali classificate come Hard e 2 come Medium.
  • Tuttavia, solo in 2 curve i freni  vengono  utilizzati per almeno 2 secondi e, di conseguenza, nell’arco di un giro intero restano operativi per meno di 13 secondi.
  • La curva più  impegnativa dello Yas Marina Circuit per l’impianto frenante è la numero 6: le monoposto vi arrivano a 321 km/h e rallentano fino a 78 km/h in 2,67 secondi, durante i quali percorrono 114 metri. In questa staccata i piloti sono sottoposti ad una decelerazione di 4,7 g, con un carico sul pedale del freno che raggiunge i 148 kg. La potenza frenante erogata è invece di 2.403 kW.
  • Gran Premio di Abu Dhabi, ultima gara della stagione, rappresenta anche l’ultima occasione per vedere in pista, durante un weekend di gara, le dimensioni degli attuali pneumatici che hanno accompagnato la Formula 1 dal 2022 a oggi.
  • A partire dalla prossima stagione, infatti, le gomme saranno leggermente più strette, pur mantenendo lo stesso diametro del cerchio da 18’’, per adattarsi alla nuova generazione di monoposto introdotta con il rinnovamento del regolamento tecnico.
  • Proprio a Yas Marina verrà impiegata la gamma 2026 in un test collettivo, al quale parteciperanno i piloti titolari con mule car, in programma martedì 9 dicembre

L’ultima gara con le vecchie gomme (e regole)

  • Pirelli ha mantenuto la selezione abituale di mescole per l’ultima gara della stagione. Ad Abu Dhabi saranno utilizzate C3, C4 e C5.
  • Storicamente il circuito di Yas Marina genera del graining sui pneumatici ma già dallo scorso anno il fenomeno pare essere limitato e la maggiore resistenza delle gomme attuali lo potrebbe ridurre a tal punto da rendere anche la Soft, normalmente utilizzata solo nella sessione di qualifica, una gomma con cui poter costruire una strategia di gara.
  • Il degrado su questo circuito è di natura termica e si concentra solitamente sul posteriore per la trazione richiesta soprattutto nell’ultimo settore della pista.
  • A Yas Marina lo scorso anno l’intera griglia (ad eccezione del solo Hamilton con le Hard) ha montato le Medium alla partenza. La sosta unica è stata la strategia più veloce, con l’uso della Hard nel secondo stint.
  • Soltanto Alonso nei primi dieci arrivati ha completato la gara con due pit stop. La Soft è stata utilizzata esclusivamente per cercare di ottenere il giro più veloce da un solo pilota. Graining e degrado sono stati entrambi contenuti e quindi anche chi si è fermato prima della metà gara è riuscito tranquillamente a completarla con solo due stint.
  • Lo scorso anno la Ferrari portò 2 monoposto sul podio di Abu Dhabi, senza però riuscire ad occupare il gradino più alto, preda di Lando Norris con la McLaren: Carlos Sainz chiuse 2° e Charles Leclerc 3°.
  • Pur avendo disputato 16 GP di Abu Dhabi, con un bottino di 12 podi, la Ferrari è ancora a caccia della sua prima vittoria su questo tracciato: 4 sono i podi di Leclerc, 3 di Sebastian Vettel, 2 quelli di Sainz e Fernando Alonso e 1 quello di Kimi Raikkonen, naturalmente tutti con i freni Brembo, che qui archivia i festeggiamenti per le 50 stagioni in Formula 1.

NORRIS CAMPIONE AD ABU DHABI SE…

  • Chiude a podio
  • Chiude 4° e Verstappen non vince
  • Chiude 5° e Verstappen non vince
  • Chiude 6° e né Verstappen né Piastri vincono
  • Chiude 7° e né Verstappen né Piastri vincono
  • Chiude 8°, Verstappen 3° o peggio e Piastri non vince
  • Chiude 9°, Verstappen fuori dal podio e Piastri non vince
  • Chiude 10°, Verstappen giù dal podio e Piastri 3° o peggio
  • Chiude fuori dalla zona punti, Verstappen 4° o peggio e Piastri 3° o peggio

VERSTAPPEN CAMPIONE AD ABU DHABI SE…

  • Vince e Norris chiude 4° o peggio
  • Chiude 2°, Norris 8° o peggio e Piastri non vince
  • Chiude 3°, Norris 9° o peggio e Piastri non vince

PIASTRI CAMPIONE AD ABU DHABI SE…

  • Vince e Norris chiude 6° o peggio
  • Chiude 2°, Norris 10° o peggio e Verstappen 4° o peggio
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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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