#Valentino presenta la sua #Yamaha: nerazzurra come l’Inter… guardatela

La Yamaha ha presentato in Indonesia la nuova moto per il Mondiale 2019 con Valentino e Vinales.

Tra una decina di giorni saranno 40, l’età in cui di solito gli sportivi cambiano lavoro. Valentino a quota 100 (milioni) c’è arrivato da un pezzo, ma a guardarlo in faccia mentre ammira la sua nuova moto, si ha l’impressione che si stia divertendo ancora. E sappiamo che fino a che si divertirà Vale continuerà a dare gas. Lo abbiamo sentito in Tv da Fazio qualche settimana fa, lo abbiano visto mentre nasceva la sua nuova moto: ha ancora l’aria di un ragazzino che non vede l’ora di ricominciare a giocare.

Attorno a lui è tutto un fiorire di avversari giovani. Fortissimi come Marquez, forti come Lorenzo e Vinales e perché no anche come il Dovi. Ci vuole una bella forza a non mollare e incominciare un’altra lunga stagione di battaglie con gli avversari ma anche con la sua moto come è capitato tutta la stagione scorsa.

Il 2019 di Valentino è tutto nascosto in quella moto che è molto nerazzurra come piace a lui che è interista dentro e fuori. Sull’uomo non ho dubbi. Non è più veloce come Marquez, ma ha l’esperienza è il sapere per metterlo in difficoltà. I dubbi sono sulla nuova versione della M1: avrà risolto i problemi dello scorso anno? Lo scopriremo presto e partire bene sarebbe importante per provare a mettere un po’ di pepe tra la coppia inedita Marquez Lorenzo tra l’altro alle prese con una salute non proprio ottimale.

Valentino non vince dal Gp d’Olanda 2017: 27 gare senza un successo sono una striscia inconsueta per lui (a parte gli anni da ducatista). L’anno scorso gli è mancata la moto, ma anche lui ha commesso un paio di errorini di troppo tanto che il suo compagno un Gp lo ha vinto. Un’altra stagione in bianco potrebbe portare brutti pensieri ma il sorriso da bimbo sfoggiato mentre toglieva il velo dalla sua M1 lascia ancora spazio ai sogni.

#beastModeOn

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

2 commenti

  1. Speriamo che valga lo stesso binomio della F1: quando è bella è anche veloce!

  2. Prima o poi si dovranno fare i conti con la carta d’identità, ma onestamente un Valentino così non è ancora da pensione. Non vorrei scaricare la responsabilità solo sulla Yamaha, ma l’anno scorso è stata obiettivamente sotto tono rispetto a come siamo abituati a vederla. In bocca al lupo!

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