Villoresi, Matitaccia, Ferrari e le Ragazze del muretto

Quattro consigli di lettura per una breve vacanza pasquale sotto l’acqua. Se proprio non volete andare al cinema a vedere Race of Glory, ecco quattro titoli (il quinto è inutile che ve lo ripeta…).

A TUTTO GAS SENZA FRENI di Valerio Villoresi. Minerva

E’ un libro di un paio di anni fa che mi è arrivato tra le mani solo da qualche mese. Non riuscivo a metterlo sul comodino. Perchè la storia di Gigi Villoresi raccontata in prima persona da Valerio Villoresi, è di quelle ti catturano dalla prima all’ultima pagina. Non solo la storia del pilota, delle sue corse, dell’avvenuira americanana a Indianapolis, ma anche quella dei suoi amori, della guerra in Grecia. Un ritratto a 360 gradi che ci fa rivivere la vita di un pilota che ha vinto meno di quello che ha meritato, anche perchè nel suo momento migliore è stato fermato dalla guerra che ha vissuto sulla sua pelle in Grecia. La famiglia Villoresi non era una famiglia banale. Eugenio Villoresi, il nonno, era l’ingegnere che progettò il canale Villoresi ancora oggi in piena attività e il padre Gaeatano aveva un’azienda che produceva energia elettrica.

Gigi è del 1909 e dopo aver cominciato a correre negli anni Trenta, riprende sul serio dopo la Seconda Guerra Mondiale quando arriva a gareggiare in Formula 1 con Ferrari, Lancia e Maserati, disputando 34 gran premi, ma senza mai vincerne uno. Ebbe un rapporto duro con Enzo Ferrari perchè lo accusava di non a ver mai voluto approfondire le cause dell’incidente che era costato la vita a suo fratello Emilio, morto in pista a Monza nel 1939. Ha pagato anche questo. Ma non si è mai piegato.

LE RAGAZZE DEL MURETTO di Luca Dal Monte. Giorgio Nada

Donne in bilico nella Formula 1 degli anni 70. Il mio amico Luca racconta un mondo che ormai è scomparso, travolto dalla tecologia e dai social. La Formula 1 di quegli anni era fatta anche dalle ragazze del muretto, le compagne o le mogli di piloti che spesso non tornavano a casa perchè cadevano in pista. Donne che potevano anche fare una bella vita, ma che poi soffrivano con un cronometro in mano e lo sguardo fisso sulla linea del traguardo sperando di vedere il loro uomo passare ad ogni giro. Perchè quando non arrivava, in anni in cui la tv era un sogno, venivano travolte dal terrore: che cosa era successo?

Sono anni in cui i capelli si allungamo e le gonne si accorciano. Luca che parte da fatti realmente accaduti per lavorare di fantasia, si sofferma poco sulle auto e molto sulle persone raccontando il rapporto tra i piloti e le loro compagne, soffermandosi si tre coppie in particolare che non è difficile individuare (ma vi lascio il piacere di fare da soli). E’ l’altra faccia della Formula 1. Una faccia che Luca ci racconta benissimo dando un seguito alle sue prime interpretazioni romanzate uscite nella serie Belli e dannati.

FORMULA 1 CAMPIONISSIMI E GRANDI RECORD di Mario Donnini e Matitaccia. Giorgio Nada

Un libro da leggere, ma anche da guardare grazie ai disegni del mitico Giorgio Serra, in arte Matitaccia, il disegnatore di Autosprint, l’uomo che ha disegnato tutti i grandi della Formula 1 e dei motori in generale. Il Forattini dei motori. Si parte dai record per raccontare delle storie e la penna di Mario Donnini, sappiamo quando sia abile a farlo. Il viaggio comincia nella “reggia dei pià titolati”, da Schumacher e Hakkinen e i loto 7 titoli mondiali che Donnini non vuole mettere a confronto perchè a lui il giochino di paragonare epoche diverse non è mai piaciuto. Lo fa a modo suo, anche un po’ dissacrante come quando scrive: “Chiedo scusa ma non trovo proprio niente di eroico, di strepitoso o di entusiasmante nel record di 103 Gp vinti che vede in testa alla classifica di tutti i tempi Lewis Hamilton…”. Mario parte da un record e ci scrive una storia. Bello anche da non leggere tutto d’un fiato, ma poco alla volta.

Un rammarico: i disegni di Matitaccia sono in bianco e nero.

ANGELI RIBELLI. LA SFIDA A ENZO FERRARI di Danilo Catellarin. Giorgio Nada

Danilo Castellatin ci racconta l’altra faccia della luna. L’avventura dei fuggitivi che lasciato Enzo Ferrari e la Scuderia per colpa della moglie che era diventata troppo invadente, provarono a sfidare il Cavallino con una loro Scuderia, la ATS. Li chiama gli Angeli Ribelli e racconta la loro ribellione durata solo una stagione, un libro documetato, preciso, ben scritto e arricchito da due inserti fotografici (materiale inedito scattato da Franco Villani) che lo rendono ancora più pezioso.

Siamo alla fine degli anni Cinquanta, inizio dei Sessanta dopo che Ferrari, distruttro per la morte del figlio Dino (1956) finisce sotto accusa per le morti di Castellotti e De Portago (nel 1957), di Musso (nel 1958) e di von Trips (a Monza nel 1961). L’atmosfera all’interno della Scuderia è quasi irrespirabile. Ferrari ha dato un ruolo anche alla moglie, forse per tenerla lontana. I suoi collaboratori non lo accettano e così nasce la rivolta degli otto licenziati da Ferrari. Da Chiti a Bizzarrini, fino a Selmi e Tavoni. Indispenabile per vedere anche l’altra faccia della medaglia e capire ancora di più quanto sia stato grande Ferrari a costruire quello che ha costruito in quegli anni.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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