Va all’asta la F40 che Alain Prost ebbe in regalo nuova di zecca quando arrivò a Maranello alla fine degli anni Ottanta portando in eredità il numero 1 di campione del mondo che nel 1990 finì sulla carrozzeria della sua monoposto. Andrà all’asta da Sotheby’s con base d’asta tra i 2,5 e i 3 milioni di euro.
Immatricolata nel 1990, numero di telaio 83249, fu l’ auto assegnata al Professore quando passò alla Ferrari dopo il mondiale del 1989. Priva di marmitte catalitiche e sospensioni regolabili, elementi che vennero montati in una fase successiva della produzione della vettura di Maranello, la F40 in questione non fu mai guidata da Prost.
Fu acquistata da Graham de Zille, con tanto di firma di Prost sul tetto protetta da uno spesso strato trasparente ancora visibile.
Nel 1999 divenne di proprietà di David Darling, poi di Craig Johnson, in seguito, nel 2006, di Karl McKeowen, e, successivamente, di Alistair Dyson, nel 2007, che l’ha tenuta fino al 2016.
Dotata di certificazione Ferrari Classiche, e giunta seconda nel concorso di Fiorano, in occasione delle celebrazioni per il 70/mo anniversario della Ferrari, attualmente si trova in Francia.


Il 20 maggio a Villa Erba andrà in scena un’altra asta Sotheby’s molto importante. Curioso che tra i lotti presenti, oltre a una fantastica Ferrari 312PB del 1972, vincitrice della 1.000 chilometri di Buenos Aires del 1972 e della 1.000 chilometri del Nürburgring del 1972, seconda alla 12 Ore di Sebring del 1972, terza alla 1.000 chilometri di Monza del 1972 e valutata tra i 14 e i 18 milioni, ci sia anche una nuovissima Ferrari Monza Sp1 del 2020 offerta tra i 2,5 e i 3 milioni. E’ una delle 499 costruite e ha solo 6 mila chilometri su strada.
Interessante anche una Ferrari 250 GT SWB Berlinetta by Scaglietti del 1961 con base d’asta di 7,5 milioni, 62esima dei 165 esemplari costruiti.