
Domenica si corre in Canada, ultimissima spiaggia per la Ferrari che su un circuito favorevole ha la grande occasione per prendersi la prima soddisfazione della stagione. Adesso o mai più? Quasi, anche se va tenuto conto che la Mercedes finora non ha mai messo in mostra punti deboli.
“Pensando al Canada sono tanti i ricordi dalle passate stagioni che affiorano nella mia mente – commenta Mattia Binotto – Questa pista si è spesso caratterizzata per gare spettacolari e mai scontate. Il lungo rettilineo con una decisa staccata prima della chicane che porta al traguardo permette sorpassi e belle battaglie. Sappiamo di non essere al momento sufficientemente competitivi, e che ancora non avremo modifiche alla vettura che ci permettano di indirizzare in maniera significativa i problemi di inizio stagione, ma il Canada rappresenta per tipologia di tracciato una sfida ancora diversa nella quale a contare saranno velocità di punta, efficienza frenante e trazione. Da parte nostra siamo pronti a dare il meglio lasciandoci alle spalle gli errori delle scorse gare”.
Non sarà facile, ma la ricetta è quella giusta. Imparare dagli errori, ma smetterla di fasciarsi la testa per averli commessi. E’ l’unica chance per una ripartenza rapida. Quello di cui a Maranello hanno davvero bisogno.
“Quella del Canada è una delle corse più attese della stagione da parte di noi piloti – aggiunge Vettel – Gareggiamo su un’isola che si trova nel cuore di Montreal, un luogo fantastico, pieno di appassionati che garantiscono un’atmosfera unica. Di solito inizialmente la pista è molto scivolosa e ci mette parecchio a gommarsi fino a garantire livelli decenti di grip. Questo è anche conosciuto per essere un tracciato stop-and-go, con lunghi rettilinei e poderose frenate intervallate da qualche curva lenta e da alcune chicane nelle quali bisogna usare moltissimo i cordoli. La parte finale di solito è decisiva: al grande tornante la frenata va eseguita alla perfezione così da avere un’uscita ottimale e riuscire a portare tutta la velocità sul lungo rettilineo che immette in corsia box o porta all’ultima chicane. In questo punto si può provare ad effettuare dei sorpassi. Lo scorso anno sono partito in pole position e ho vinto la corsa, a 40 anni di distanza dal successo di Gilles Villeneuve. Darò il massimo per fare bene”.
“Il Gran Premio del Canada ci offre un’occasione in più per cercare di portare a casa un buon risultato – conclude Leclerc – Dobbiamo lavorare al meglio per riuscire a preparare la vettura fin nei minimi dettagli così da poterne estrarre il massimo potenziale. La settimana scorsa sono stato a Maranello e ho lavorato al simulatore per preparare e migliorare la vettura e me stesso in vista di questo appuntamento. Trovo il tracciato molto interessante, perché mette insieme diverse tipologie di curve e un lungo rettilineo sul quale dovrebbe essere possibile effettuare dei sorpassi. Nella scorsa stagione sono riuscito a piazzarmi in zona punti, quest’anno l’obiettivo è puntare più in alto”.
ennesima”ultima spiaggia”? dopo solo 6 GP il quattrovoltecmpionedelmondo ha 55 punti di ritardo; vuol dire che Hamilton potrebbe godersi due GP dalla poltrona di casa e ancora sarebbe davanti al ferrarista (probabilmente non davanti al compagno di squadra).. 117 punti di differenza nel mondiale costruttori che significa che se anche le ferrari facessero doppietta, per altri due GP e mezzo Mercedes potrebbe restare a bocca asciutta. Nel 2018 Hamilton ha vinto sopravvanzando il ferrarista di 88 punti ma dopo 21 GP e nel mondiale marche c’erano 84 punti tra Mercedes e la rossa ma sempre al termine della stagione. Solo la matematica concede alla ferrari la possibilità di recupero ma la logica, per quanto si è visto finora, no. A meno che le rosse non diventino dei missili o le mercedes comincino a cadere a pezzi al terzo giro. Sicuramente la rossa potrà vincere qualche GP ma questo non significherebbe che hanno terminato la crisi. Per il mondiale il motto ferrari è lo stesso da 6 anni in qua: anche quest’anno, vinciamo il prossimo.
Tristemente realistico