Binotto: “Siamo preoccupati, l’affidabilità non è ancora al 100%”

La faccia di Mattia Binotto è quella da funerale. Non potrebbe essere altimenti dopo un doppio ritiro per mancanza di affidabilità, cosa che in casa Ferrari non accadeva dall’Australia 2009.

“È inevitabile che l’affidabilità sia sulla bocca di tutti. Si tratta di due ritiri che ci penalizzano molto per andamento della gara”, ha detto a Sky Sport.

“Charles era in testa con una bella scelta di strategia della squadra, dimostrazione che a volte noi ci prendiamo e altri no, però l’affidabilità è una preoccupazione. Ad inizio stagione non ci eravamo esaltati e non ci abbattiamo adesso. Sappiamo che c’è ancora molto lavoro da fare. L’incremento di prestazione della power unit è stato enorme dall’anno scorso. Lo stiamo pagando con l’affidabilità che non è ancora al 100%”.

“Quattro ritiri su sei motorizzati Ferrari? I casi vanno visti uno a uno. I problemi avuti oggi non sono tutti di power unit: quanto accaduto ai nostri clienti, almeno in un caso, non è legato a un prodotto Ferrari, quindi va escluso. Certo però che dobbiamo guardare tutto. Anche quanto capitato a Carlos. Non c’è solo il tema di Charles. L’affidabilità è a 360°. Non solo motore, ma la vettura nell’insieme”.

“È un tema importante, come quello della prestazione. L’affidabilità per vincere deve essere perfetta. Non ci siamo ancora. Non ci abbatteremo, lavoreremo. Questa squadra è in grado di farlo”. Il problema è che già dimenica si corre in Canada una pista dove freni e motore contano di brutto.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

3 commenti

  1. Sig Zapelloni
    Secondo me Binotto sapeva gia Di questo grosso tallone Di achille quando ha detto che quest’anno non si lottava per il campionato. Lui non parla mai a caso.
    Cosa pensa lei?

    1. Credo che non sia molto lontano dalla realtà… lui certamente sa che l’affidabilità non c’è

  2. Ha cambiato di poco il refrain dello scorso anno: allora era ” studiamo e capiamo” ora è “non ci abbatteremo, lotteremo”. Partire con i favori dei pronostici sfruttando al meglio il vantaggio di mesi nello sviluppo della vettura e ritrovarsi, dopo nemmeno metà campionato ad inseguire dal terzo posto piloti e con il secondo posto costruttori insidiato da una innocua Mercedes, è un fallimento completo. E se la Mercedes riesce, entro la fine della stagione, a mettere a terra le vetture con meno problemi di saltellamento (tra l’altro, non è che la ferrari sia molto più stabile, eh?), vedremo chi arriverà secondo nel mondiale costruttori. Finora le due Mercedes sono sempre arrivate a fine gara anche se non sempre a punti.

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