Briatore: la Ferrari quest’anno era da Mondiale. Verstappen e’ il Messi della F1. Leclerc il Mbappe’

Qualche pensierino di Flavio Briatore nella puntata di oggi della Politica nel Pallone, Gr Parlamento dove Flavio e’ intervenuto insieme al Presidente del Senato Ignazio La Russa alla trasmissione condotta da Emilio Mancuso alla quale ho partecipato anch’io.

“Ieri tutto il mondo esclusa la Francia ha tifato Argentina. E’ stata la più bella partita che ricordo di aver visto, con questi due campioni incredibili, Mbappé e Messi. Ha vinto quello che ha meritato di più. In F1 Verstappen è il Messi della situazione, mentre come Mbappé c’è Charles Leclerc, se la Ferrari gli dà una macchina per vincere le gare”.

Pensieri e parole di Flavio Briatore a ‘La Politica nel pallone’ su Rai GR Parlamento, intervenendo sulla finale dei Mondiali in Qatar che ha incoronato l’Argentina di Messi: “La Pulce non era molto entusiasta quando gli hanno infilato quel giubbottino, avrebbero fatto meglio a evitarlo – ha aggiunto parlando del Bisht, l’abito tradizionale del Golfo persico fatto indossare a Messi – Loro hanno i soldi, noi possiamo criticare il Qatar, ma le risorse finanziarie messe nel Mondiale sono state illimitate e lo stesso sta succedendo in F1″.

Non poteva mancare un suo parere sulla stagione della Ferrari : “Quest’anno la Ferrari era già una macchina molto competitiva, dopo tre Gran Premi Leclerc era in testa con un margine di 30 punti. Sono stati commessi errori strategici molto gravi, non credo che un uomo possa cambiare tutto il sistema, c’è da lavorare molto. Vasseur è una persona molto organizzata, lo conosco da vent’anni, speriamo”.

Sulle chance del Cavallino di vincere il Mondiale ha poi aggiunto: “Non parlerei male della stagione da poco terminata, la Ferrari era la macchina più competitiva che c’era. La Mercedes era fuori e se c’ero io non sarebbe mai rientrata in gioco. In Ferrari hanno fatto troppi errori di strategia, qualcuno anche i piloti, e alla fine ha vinto il team migliore. La Ferrari di quest’anno poteva vincere il Mondiale, era competitiva”.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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