Da Pikes Peak a Goodwood futuro elettrico (e senza pilota?)

Volkswagen Pikes Peak
La Volkswagen I.D. Pikes Peak durante il record

La Volkswagen ha stabilito il nuovo record della mitica crono scalata americana di Pikes Peak con un suo prototipo elettrico la I.D. R Pikes Peak da 680 cv. La Roborace ha annunciato che il suo prototipo elettrico (ma senza pilota) correrà al Festival of Speed di Goodwood, partecipando alla gara. Il futuro comincia adesso: ed è dell’auto elettrica?

Il futuro è elettrico. Ormai lo abbiamo capito. Le prestazioni delle auto elettriche ormai sono eccezionali. L’accelerazione è bruciante, devastante, quasi da star male (la Vw I.D. vola da 0 a 100 orari in 2″25). Ma il futuro è anche senza pilota come vorrebbero raccontarci da Robocar con la loro Roborace? Eppure il Ceo della compagnia è Lucas De Grassi che di professione fa il pilota (Ovviamente in Formula E).

Partiamo dall’impresa americana della Volkswagen che, travolta dal Dieselgate, si è buttata (come tutto il gruppo) sull’elettrico. La I.D. Pikes Peak è un’esercitazione di potenza. L’obbiettivo era quello di ottenere il primato elettrico, il risultato è stato quello di migliorare il primato detenuto da Sebastien Loeb con la Peugeot 208 Turbo 16 spinta da un V6 a benzina da 875 cv (8’13″878). Resisteva dal 2003 e sui 20 chilometri (e 156 curve) del Colorado, Romain Dumas è sceso addirittura sotto gli 8′ correndo in 7’57″148.

Qui il racconto del vecchio record Peugeot

“La I.D. R Pikes Peak è la sportiva che anticipa la futura I.D. Family della Volkswagen. Oggi abbiamo visto le potenzialità di questa tecnologia”, hanno commentato da Wolfsburg.  Con la I.D. R Pikes Peak, la Volkswagen ha creato un’auto da competizione straordinaria, nata (in appena 250 giorni dal 18 ottobre 2017) per le sfide della più famosa delle cronoscalate: una combinazione di peso minimo, massimo carico aerodinamico possibile e potenza  massima, progettata per ottenere le migliori prestazioni possibili. Batterie incluse, la I.D. R Pikes Peak pesa meno di 1.100 chilogrammi. E la ricarica completa avviene in 20′ grazie a dei generatori alimentati a glicerolo  che brucia praticamente senza produrre emissioni dannose o residui.

La sfida di Goodwood

La sfida Volkswagen, almeno, contempla la presenza dell’uomo a bordo della vettura. Un pilota con due vittorie a LeMans in curriculum, per non commettere errori su una salita che facile non è. La sfida Robocar, invece è ancora più estrema perchè il fattore umano è stato abolito. E’ il trionfo della tecnologia e dell’Intelligenza Artificiale. “L’invito del Duca di Richmond per la cronoscalata da 1,16 miglia ci rende orgogliosi. E’ una sfida iostraordinaria per la nostra vettura”, ha dichiarato De Grassi.

Robocar, la prima auto da corsa a guida autonoma, è stata disegnata da Dan Simon, celebre a Hollywood per film come Oblivion e Tron. Pesa 1.350 kg ed è spinta da quattro motori elettrici da 135kW che producono una potenza di più di 500 cv. Il tutto controllato da un NVIDIA DRIVE PX 2 computer che utilizza i dati raccolti da Robocar con radar, sensori, telecamere e Gps.

Roborace diventerà un vero e proprio campionato collegato alla Formula E naturalmente.

Robocar Goodwood
La Robocar senza pilota a Goodwood

“La salita di Goodwood è una vera sfida per un sistema di guida autonoma di livello 4/5”, spiega Sergey Malygin, Chief of Software and AI at ARRIVAL. “E’ una strada stretta con un disegno complesso. Curve, colline, tanti alberi attorno che ci impediranno di far affidamento solo sul Gps”. Una sfida complicata. E nessuno potrà dare la colpa al pilota.

L’ePrix di Roma di FormulaE

 

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

1 commento

  1. Che meraviglia!

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