dici rally e pensi a peugeot

Andreucci e Andreussi: e sono 11

Peugeot Italia ha festeggiato un altro anno da record nei rally italiani con l’undicesimo tricolore assoluto di Paolo Andreucci (il decimo di Anna Andreucci sua navigatrice e compagna di vita).

Ormai in Italia quando dici Rally pensi a Peugeot. C’era una volta la Fiat, poi è arrivata la Lancia con l’Abarth che viene e che va, ma se negli ultimi anni c’è una casa che ha soddisfatto l’appettito dei grandi appassonati italiani di rally, beh quella casa è la Peugeot che grazie alla sua filiale italiana, tiene viva la passione per questo tipo di gare.

La punta dell’iceberg sono naturalmente i 9 titoli italiani conquistati in 10 anni (11 edizioni) dalla formidabile accoppiata Andreucci/Andreussi prima con la 207 S2000 e dal 2014 con la 208 T16 R5. Un dominio assoluto, ma non facile come consiglierebbe l’albo d’oro. Basta pensare all’incidente che quest’anno, poco prima del rally di Roma ha quasi messo fuori gioco Andreucci e imprigionato in ospedale la sua Anna.  Gli avversari cambiano, le regole pure, ma loro continuano a macinare successi. Per Paolo è l’undicesino scudetto, per Anna il decimo e pazienza se come regalo di fine anno a lui arriva una maglia della Fiorentina e a lei una dell’Udinese (sponsorizzata Dacia). 

Andreucci/Andreussi con la loro squadra invincibile rappresentano il traguardo che gli altri vogliono raggiungere. E gli altri sono tutti quei piloti italiani che per gareggiare scelgono Peugeot sperando un giorno di diventare ufficiali, di calzare le loro belle Pirelli e di avere quell’assistenza che poi aiuta a fare la differenza non solo dal punto di vista economico.

I rally in Italia hanno il loro zoccolo bello duro di appassionati. Ricordo quando ero in Gazzetta e abbiamo deciso di mettere in commercio i modellini delle vetture da rally più famose che abbiamo allungato quasi all’infinito la collezione tanti erano gli appassionati. Gli stessi che poi reclamavano più spazi su quitidiano o almeno sul sito (preghiera che poi avevamo esaudito). Ma in fin dei conti basta guardare le immagini che arrivano con tutta quella gente a bordo strada. Passione ce n’è tanta. E in Italia dobbiamo ringraziare Peugeot che in un certo senso sta svolgendo il ruolo che una volta era del costruttore nazionale.

Peugeot ha una lunga tradizione nei rally e nei raid. D’altra parte gli appassionati non possono dimenticare come Jean Todt, prima di divetare responsabile della gestione sportiva Ferrari e presidente della Fia, è stato il grande capo di Peugeot Sport guidando la casa del Leone ai successi nel Mondiale Rally e alla Dakar (pur con qualche polenica per la famosa monetina).

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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