
Estate tempo di letture. Eccovi qualche consiglio, non richiesto, per alcune letture motoristiche sotto l’ombrellone:
Carlo Cavicchi, Però lo scoop è mio, Minerva Qui su Amazon
Andrea Dovizioso, Asfalto, Mondadori Qui su Amazon
Roberto Olivi, La comunicazione è un posto dove ci piove dentro, La Nave di Teseo Qui Amazon
Lo scoop di Cavicchi

Carlo Cavicchi non ha bisogno di presentazioni nel mondo degli appassionati di corse e di motori. E’ un guru, Un maestro. In Però lo scoop è mio ci ha provato con un romanzo ispirato a una storia vera che gli era stata raccontata da un vecchio amico rallysta. Cavicchi se l’è portata a casa, nel senso che l’ha ambientata nella sua Bologna unendo i due mondi che meglio conosce, quello delle corse (soprattutto dei rally) e quello dei giornali. Così ne esce un romanzo dalla trama gradevole e dalle lettura veloce e appassionante, esattamente come un rally. Il personaggio centrale del romanzo (edito da Minerva qui il sito) potrebbe essere anche la Porsche nera in copertina, ma in realtà è un appassionato pilota di rallu senza denari ma con una grande reputazione di sè. Si crede migliore di tutti i professionisti e insegue solo il sogno di poterli battere con l’auto giusta. L’occasione arriva e il nostro pilota non ci pensa su troppo… solo che…
Perché leggerlo? E’ proprio un bel giallo da ombrellone e le nebbie bolognesi vi rinfrescheranno un po’…
L’asfalto di Dovi

Non sono i giorni più felici per Andrea Dovizioso che ci aveva fatto sognare di più un anno fa. Ma Andrea resta Andrea, un ragazzo normale, educato, veloce e conoscerlo meglio è interessante e divertente allo stesso tempo. L’autobiografia non è un genere che in Italia funziona benissimo, ma forse anche per il fatto che spesso non vengono scelte le persone giuste per scriverle. Dovizioso ha scelto Alessandro Pasini, giornalista del Corriere della Sera che segue abitualmente il motomondiale (colpa mia lo ammetto, ero il responsabile dello Sport in via Solferino quando lo assunsi e poi lo indirizzai alle due ruote). Mondadori (qui il sito)ha fatto la scelta azzeccata perchè Pasini si è trasformato in Dovizioso perfettamente. Non voglio scomodare la mitica autobiografia di Agassi, ma il modello è quello o più semplicemente quella di un altro gigante italiano Gregorio Paltrinieri (Il peso dell’acqua). Scoprirete l’uomo che c’è dietro, anzi dentro al pilota. I suoi affetti, le sue manie, le sue paure. Vi chiederete perchè lo ha titolato Asfalto. Lo spiega nella prima riga quando racconta che Cadalora un giorno gli disse “Te Dovi sei del colore dell’asfalto“. L’uomo invisibile. Quando avrete finito il libro amerete Dovi ancora di più. Garantito.
Perché leggerlo? Per conoscere meglio un personaggio che non è un personaggio, ma che ci fa sognare (o disperare) ogni 15 giorni o giù di lì.
Il viaggio di Olivi

La Comunicazione è un posto dove ci piove dentro (il sito dell’editore)non è un libro a due o quattro ruote, è un libro sulla comunicazione. Ma è un libro scritto da chi di auto si occupa per professione essendo il Direttore Relazioni Istituzionali e Comunicazione di Bmw Italia: Roberto Olivi. Detto che la prefazione di Lorenzo Jovanotti da sola vale il prezzo del libro, vi consiglio di non fermarvi a pagina 18 perché il bello viene dopo. C’è il racconto di una vita vissuta dall’altra parte rispetto a quella dove siete voi che non vi occupate di comunicazione. Come nasce l’idea di infilare una Bmw nel film Caos Calmo? Come si convince John Malkovich a collaborare con Mini? Come si fa capire a Antonio Ghini che deve assumere te in Ferrari e non altri? Come si costruisce un progetto fantastico come SciAbile? Come ci si innamora di Carlotta Visconti? Come si convince Jovanotti a firmarti la prefazione? Come si contatta Spike Lee per proporgli di partecipare a una conferenza?
Si parte dalle Lezioni americane di Italo Calvino per finire alle 95 domande che l’autore di lascia in eredità a fine libro. Si passa attraverso La mucca viola di Seith Godin e la nascita delle grandi idee di Steven Johnson. Senza scordare Alessandro Zanardi. Un viaggio a 360° nel mondo moderno della comunicazione.
Perchè leggerlo? Per aprirsi un po’ la mente, per respirare un’aria nuova, perchè la mente è come un paracadute: funziona se si apre come diceva Albert Einstein che non correva in auto, ma andava velocissimo.