Ferrari ecco Vasseur, ma solo lui non basta

Quello che la Ferrari ha smentito poche settimane fa oggi è realtà: Frederic Vasseur è il nuovo Binotto. Lo ha annunciato l’Alfa Romeo Sauber con un Twitt in cui racconta che dal primo gennaio il suo team principal lascerà la squadra dopo sei stagioni.

Una mossa necessaria perchè la Ferrari non poteva annunciare l’ingaggio di un team principal di un’altra squadra prima che si dimettesse. Pochi minuti dopo ecco il comunicato di Maranello: dal 9 gennaio Vasseur sarà in carica a Maranello. Con comodo…

Quelle che il 15 novembre erano “Voci prive di ogni fondamento”, oggi sono realtà. La Ferrari cade dalla padella nella brace. Da un team manager che era anche direttore tecnico, aveva fatto degli errori, ma aveva il futuro in mano come Mattia Binotto a un team manager dalla grande esperienza nelle corse, ma tuto nuovo in un ambiente che non sarà facile gestire.

Non è la scelta che ci si aspettava da una Ferrari che ha sempre cercato il meglio. Anche questa volta lo avrebbe fatto, ma poi si dovuta arrendere affidando il team all’unico uomo libero sul mercato.

Vedremo come verrà completata ora la squadra perché di sicuro non è Vasseur un uomo sufficiente a riportare la Ferrari alla vittoria.

Benedetto Vigna, ha così commentato la nomina: “Siamo felici di dare il benvenuto in Ferrari a Fred Vasseur come nostro Team Principal. Nel corso della sua carriera ha unito con successo i suoi punti di forza tecnici, grazie alla sua esperienza in qualità di ingegnere, a una costante capacità di stimolare il meglio nei suoi piloti e nei suoi team. Questo approccio e la sua leadership sono ciò di cui abbiamo bisogno per far crescere la Ferrari con rinnovata energia”.

“Sono molto felice e onorato di assumere la guida della Scuderia Ferrari come Team Principal. Per me, un appassionato di motorsport da tutta la vita, la Ferrari ha da sempre rappresentato l’apice del mondo delle corse – ha detto invece il nuovo team principal – Non vedo l’ora di lavorare con il team talentuoso e appassionato di Maranello, per onorare la storia e l’eredità della Scuderia e per conseguire dei risultati per i nostri tifosi in tutto il mondo”.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

1 commento

  1. Ovviamente parlo con il senno del poi: la credibilità del management Ferrari si sta rivelando minima. Mi viene da immaginare chissà quali pressioni inutili di potenziale sostituzione abbia ricevuto Binotto, altro che supporto… A questo punto ha fatto proprio bene a togliere il disturbo con garbo e a godersi lo spettacolo di John e Benedetto. Faremo i bilanci da metà stagione in poi, dato che non c’è neppure il tempo tecnico per influire sulle performances del debutto.

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