
Per la Ferrari è un giorno importante, è il Capital Market Day, il momento in cui vengono svelati i piani industriali per il futuro della casa automobilistica più lussuosa del mondo.
Il giorno comincia nel nuovo Centro Stile di Maranello dove viene svelata la nuova Icona Ferrari. Si chiama Monza, è una Barchetta 12 cilindri da 810 cavalli che verrà venduta a meno di 500 super clienti. È il simbolo di quello che vuole essere oggi la Ferrari: unica, velocissima, rumorosa, elegante ma allo stesso tempo grintosa come garantiscono le prestazioni annunciate: oltre 300 orari, da 0 a 100 chilometri orari in 2″9. Leggi il mio post su La Automobile
È il nuovo oggetto dei desideri dei grandi collezionisti, ma anche un modo rapido di fare cassa visto che una vettura così verrà venduta a più di un milione di euro (al Salone di Parigi la cifra esatta). Parte dalla tradizione, dalle icone di un tempo per rappresentare un futuro in cui l’uomo resterà sempre al centro. Perché un’auto cos’è nasce per essere guidata, per essere ascoltata con quel suo cuore a 12 cilindri che resta una musica alla faccia di chi continua a parlare di motori elettrici o delle Formula 1 di oggi.

John Elkann dà il benvenuto ricordando Sergio Marchionne, Louis Camilleri introduce i suoi uomini Enrico Galliera (Chief Marketing e Commercial Officer), Michael H. Leiters (Chief Technoly Officer) e Antonio Picca Piccon (Chief Financial Officer). Entro il 2022 verranno lanciati 15 nuovi modelli. Leggi qui il mio approfondimento Un piano che non gonfierà i numeri di produzione.
La Ferrari va verso l’ibridizzazione (sarà così il 60% della gamma entro il 2022) e verso il Suv che da oggi si chiama Purosangue con un nome che la dice lunga sulle ambizioni di un modello definito “Spettacolare, ma completamente diverso i da tutto quanto si è visto finora“. Il problema è che Purosangue arriverà solo a fine piano nel 2022, in ritardo sui tempi sempre ipotizzati da Marchionne. Peserà sui costi fino al 2022, ma non porterà ricavi fino al successivo piano. Sarà ibrido, a quattro ruote motrici, a quattro posti, con infotaiment all’altezza, gli aiuti alla guida che però non trasformeranno mai la Ferrari in un’auto che si guida da sola. Il pilota, l’uomo, resterà sempre al centro. Meno male.

Una nota finale sulla Formula 1. La Ferrari ci sarà sempre, ma seguendo le vecchie idee di Montezemolo e Marchionne solo se continuerà a rappresentare il vertice dello sport motoristico. “Stiamo ancora discutendo sulle regole. Non so come troveremo un accordo. Liberty Media vuole guadagnare di più. I team vogliono guadagnare di più. Non so come, ma resto ottimista”. Sulle possibilità di riacciuffare il Mondiale, invece, nulla da aggiungere. Lì non ci sarebbe da essere troppo ottimisti.
Davvero stupenda questa Ferrari Monza.. peccato che possiamo solo sognarla 🙂