La Ferrari c’è davvero: Leclerc sulla coda di Verstappen

I veli cominciano a cadere e lasciano intravedere qualche cosa di interessante. L’alba della nuova era della Formula 1 potrebbe colorarsi di Rosso prima del previsto. Dopo Mattia Binotto anche Leclerc e Sainz hanno detto che non firmerebbero per un secondo posto nel Gran premio del Bahrain. Puntano alla vittoria.

E i tempi della prima giornata di prova confermano che la Ferrari è in forma e ha tanti cavalli sotto il suo vestito elegante. Cavalli che fanno volare anche Alfa Romeo Sauber e Haas, mai state così avanti (Bottas è 6° e Mick Schumacher 8°). È ancora presto per brindare, anche perché il più veloce è sempre Max Verstappen, un altro che ha detto di voler vincere la prima gara della stagione e poi il campionato. La Red Bull è stata la più veloce del venerdì, ma la Ferrari di Leclerc è arrivata a 87 millesimi. La battaglia per la prima pole dell’anno sembra roba loro. E la simulazione gara conferma che anche domenica la gara potrebbe essere tra le due Ferrari e la Red Bull di Max.

La prima giornata di prove ufficiali ha confermato le indicazioni dei test con la sorpresa delle altre auto motorizzate Ferrari che forse ieri hanno già spremuto tutto mentre altri si sono nascosti. Se Red Bull e Ferrari sembrano partite con il piede e il ritmo giusto, lo stesso non possiamo dire della Mercedes (Russell a 0”593; Hamilton a 1”2). Non tanto per i tempi (Hamilton ha usato gomme più dure degli altri), ma per la sensazione visiva. La camera car della Mercedes mostrava il casco di Hamilton ballare dall’inizio alla fine del rettilineo, mentre quelli di Max e dei due ferraristi non sembravano soffrire del famigerato porpoising. Hamilton via radio si è lamentato di tutto. Macchina, freni, gomme, motore. Prima aveva invece spiegato l’incontro con il presidenyte Fia: Ho avuto un incontro molto produttivo con il nuovo presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem – ha detto Hamilton in conferenza – la trasparenza è fondamentale ed è positivo vedere che la F1 si sta muovendo nella giusta direzione”. In merito al potenziale della Mercedes in Bahrain Hamilton si conferma cauto: “Abbiamo tanto potenziale, ma al momento anche dei problemi da risolvere. Se ce la faremo già qui o quante gare saranno necessarie per arrivare al 100% è impossibile stabilirlo con certezza”. 

“Sarebbe davvero bello vedere più di due piloti e di due scuderie in lotta per il campionato e forse sarà proprio così”, ha detto Stefano Domenicali, il grande capo di una Formula 1 che continua ad aumentare il bacino dei suoi appassionati e ha la fila di team, motoristi e nuovi paesi che vorrebbero far parte dello show. “Il pacchetto che offriamo piace sempre di più”, racconta Domenicali che annuncia per il pre-gara una mossa per la pace e contro la guerra.

“Quest’anno non avremo più il momento pre gara con i piloti schierati tutti insieme, abbiamo preferito organizzare in ogni paese qualcosa di più concreto per chi è meno fortunato”. Visite, donazioni, aiuti concreti. Ma contro la guerra una mossa ci sarà. Ce la aspettiamo da un campionato che ha subito cancellato Sochi e gli sponsor russi.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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