La Ferrari non si è fermata. In Olanda Leclerc e Sainz davanti

La Ferrari ritrova se stessa. Non sarà l’anno del ritorno alla vittoria Mondiale, ma almeno l’onore dovrebbe essere salvo. L’Olanda non è il Belgio, Zandvoort non è Spa e la schermata dei tempi della Fp2 restituisce il sorriso ai ferraristi con Leclerc e Sainz davanti a tutti.

La marea arancione che ha invaso Zandvoort non ha avuto altra birra da Max che dopo un problema al cambio in mattinata (solo 10 minuti) non ha insistito sulla ricerca del giro veloce. E comunque su una pista dove si gira in 1’12” è impossibile che i distacchi siano quelli di Spa. La simulazione di gara ha comunque confermato la velocità della Red Bull, almeno con Max perché Perez continua a viaggiare con un ritmo decisamente differente.

La Formula 1 non è uno sport per gente normale. C’era già un baronetto di sua Maestà Britannica, sir Lewis Hamilton. Adesso c’è anche un ufficiale dell’Ordine di Orange-Nassau, una delle massime onorificenze olandesi per Max Verstappen. Ma la prima uscita del Max decorato non è stata fortunata.

Charles Leclerc davanti a Sainz di 4 millesimi ci restituiscono la Ferrari in una giornata in cui Verstappen non ha potuto fare il Verstappen per un problema al cambio che lo ha fermato dopo 3 giri della prima sessione. Sul nuovo ufficiale dell’Ordine di Orange-Nassau pende la possibilità di una penalità che sarebbe pesantissima su una pista dove sorpassare è decisamente più difficile che a Spa. Max non ha cercato il tempo, ma ha lavorato con ottimo ritmo in assetto gara con una Red Bull velocissima, ma non spaziale come quella vista in Belgio. Il suo mondiale non è in discussione, ma lo è la soddisfazione dell’armata arancione che sta colorando le tribune di Zandvoort dove il vento che arriva dal mare non dovrebbe portare pioggia.

Il venerdì olandese ha restituito il sorriso anche alla Mercedes con Hamilton a 72 millesimi di Leclerc con una macchina che solitamente stenta a entrare in forma. Potrebbe giocare da terzo incomodo. Ma la notizia del giorno è che la Ferrari non si è fermata in Belgio. Ha reagito.

La commissione contratti della F1 ha intanto liberato Oscar Piastri che può accomodarsi in McLaren accanto a Lando Norris, mentre Pierre Gasly potrebbe finire in Alpine con Ocon per creare un’equipe tutta francese.

Share Button
umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

2 commenti

  1. Dicono conti la domenica….

    Michy

  2. Di solito non commento le prove del venerdì che, spesso, sono solo lontane parenti di quanto poi si riscontra in qualifica, però esaltarsi perchè due rosse sono 70 millesimi davanti alla Mercedes(!!!) di Lewis e poco più di 3 decimi da quella di George, senza considerare che un problema tecnico ha danneggiato Max, mi pare realmente troppo.
    Nemmeno se questo fosse l’ordine d’arrivo basterebbe a modificare l’inerzia di questo mondiale dove le rosse stanno facendo ridere il mondo gara per gara.
    Spesso la rossa è vittoriosa al venerdì, molto frequentemente lo è anche al sabato ma l’unica gara che attribuisce punti si svolge alla domenica e qui sappiamo che il team ferrari è, come dice Alonso, generoso di comportamenti strani.
    Capisco che ai ferraristi basti poco per essere felici e potersi presentare a Monza in gran spolvero ma fare festa per un piazzamento nelle FP1 e FP2 non pensando che hanno gettato alle ortiche un campionato che partiva come un rigore a porta vuota, dovrebbe indurre i tifosi a volere la testa di più di un responsabile e non far festa per un secondo posto che sa solo di sconfitta.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.