La Ferrari salva i secondi posti. Leclerc strategia vincente su Perez

La Ferrari salva il secondo posto della Scuderia e di Leclerc. Missione compiuta nel giorno della quindicesima vittoria di Max Verstappen, imprendibile per tutta la gara. Non era scontato, ma alla fine è il risultato giusto per la Scuderia a cui sono mancate tante cose quest’anno, ma alla quale va riconosciuto il ritorno alla competetività.

Max ha fatto gara a parte, da solo dall’inizio alla fine. Imprendibile come lo è stata la Red Bull dall’estate in poi. Vincere 15 gare su 22 rende anche aritmeticamente il senso del dominio.

La Ferrari si giocava il secondo posto Costruttori e quello piloti. Alla fine ce l’ha fatta scegliendo una strada diversa, quella della strategia, con una sosta in meno di Perez. Un azzardo che è riuscito perfettamente con Charles che è riuscito a gestire 38 giri sulle Hard mentre Perez tentava il recupero in extremis dopo esser passato a gomme nuove alla sine del 33° giro. Alla fine è arrivato a 1″3 da Charles dopo aver perso qualche decimo dietro a Gasly che era in lotta con Albon.

Leclerc non ha sbagliato nulla, il muretto Ferrari neppure. “Sapevo che l’unico modo per battere Pérez era scegliere una strategia diversa sulle gomme – da detto Charles – ho faticato tanto correndo con un solo pit stop ma ce l’ho fatta”. Un bel messaggio a chi vorrebbe cacciare Binotto a fine stagione. Anche Sainz ha chiuso bene al quarto posto dopo aver duellato con Hamilton all’inizio e con Russell alla fine. La Mercedes era certamente meno competitiva che in Brasile e alla fine Hamilton ha anche dovuto arrendersi ritirandosi dopo esser rimasto senza marce. Per la prima volta ha chiuso una stagione senza vittorie. Avrà ancora più voglia di rifarsi l’anno prossimo.

L’ultima gara è stata una straordinaria passerella d’onore per Sebastian Vettel che, nonostante la strategia suicida della Aston Martin che lo ha tenuto in pista per 25 giri con il primo set, ha chiuso al decimo posto. Per uno che ha vinto 4 mondiali, un punticino non significa nulla. Ma la festa che gli ha fatto tutta la Formula 1 in questi giorni se la porterà dentro per tutta la vita. “Ho finito a punti ma abbiano scelto la strategia sbagliata. Quando le gomme si sono invecchiate non andavano più. Però mi sono divertito negli ultimi giri a lottare con Ricciardo il mio vecchio compagno di squadra. Gli ultimi due anni sono stati deludenti sportivamente ma importanti per me come uomo. Ci sono cose più importanti della F1 ma amo le corse e spero di poter trasferire tramite loro anche valori più grandi. Questa F1 mi mancherà più di quanto mi sembri oggi”.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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